| Una delle passioni di Giosuè Carducci era giocare a carte in compagnia degli amici. Dal carattere prepotente e permaloso, convinto di essere un grande giocatore, Carducci veniva assecondato dagli amici che lo lasciavano vincere. Tutti tranne uno, un certo Alfredo Gori, detto il «Mosca», che a carte stravinceva sempre, senza pietà.
Una volta la moglie del poeta, Elvira, andò a trovare il «Mosca» per supplicarlo di far vincere il marito alle carte. «Quando perde al tavolo da gioco - gli confidò la signora Elvira - il poeta sta anche due, tre settimane senza scrivere un verso!».
Chissà se Gori avrà ascoltato la richiesta della signora Carducci, decidendo di perdere per una buona causa?
Notizia pubblicata sulla rivista Orizzonti n.42, rubrica “Pillole”, a cura di Carlo Tetali
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