| «La scrittura rappresenta per me qualcosa di assolutamente naturale, è un po’ una forza, un’energia, qualcosa che ho dentro e che deve per forza trovare la propria strada. Di solito sono molto ordinata, seguo degli schemi precisi, e scrivo giorno per giorno dalle quattro alle otto del mattino, senza saltare neppure una volta il mio dovere. Si tratta di un fiume in piena che non si è mai fermato un momento, ma che deve scorrere e traboccare senza tollerare argini o freni di sorta. Io mi definisco spesso una persona “malata di scrittura”, una grafomane impenitente, nel senso che non potrei vivere un solo giorno senza affidare i miei pensieri alla penna».
Stralcio dell’intervista ad Amélie Nothomb, pubblicata sulla rivista Orizzonti n.20
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