| Il De exilio Cupidinis di J. Caviceo è un dialogo tra Graecus e Latinus.Si parla – come dice il titolo – di Amore, il grande nemico che bisogna bandire dal mondo, per evitare che ogni vivente sia da lui oppresso: “vivens omnis Cupidinis praeda est”.Latino, amico saggio e forte, corre in aiuto a Greco, uomo piuttosto debole, in preda a incessanti tribolazioni causategli da Amore.Nel corso della narrazione compaiono qua e là altri personaggi della classicità greco-latina, anch’essi bersaglio delle frecce scagliate da Cupido.Amore è condotto davanti ai Tribuni per essere processato. Si sviluppano le arringhe di accusa e di difesa dell’imputato. Se ne dispone quindi l’esilio.Il concetto di una vendetta da prendersi su Amore perdura dall’inizio alla fine del dialogo. In conclusione, supportato e consolato da Latino, Greco invita comunque a venerare Amore e ad affrontarlo con le armi della cautela e della saggezza.
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PIETRINO PISCHEDDA è nato a Suni (OR) e vive attualmente a Roma.È laureato in Lettere, Teologia e, honoris causa, in Sociologia.Ha pubblicato la tesi di dottorato in Teologia La formazione biblica delle vergini in alcuni scritti patristici (Bosa, 1973); i libri di poesie Lea (Libroitaliano, 1996), Sorbe (Ibidem, 1997); una raccolta di racconti Ispàntu (Aetas, 1998); il romanzo Animas (AEDO Libri, 2008).
Collana Saggistica Aletti
pp.68 €12,00
ISBN 978-88-591-1094-1
Il libro è disponibile anche in versione e-book a €5,49
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