| Desiderio divenne Amore
Lungo le sue strade notturne
Nella mestizia dei secoli; e per la bellezza
Compresa, per il limite accolto, per la memoria
Amore, il tempo reca l’infante, – il segno.
E in noi e di noi, che ancora siamo
Oscuri tanto l’uno all’altra, e questo,
Ma fatale, è il peccato, essendo il dire
Sempre incompiuto non meno dell’essere,
La gioia prende forma: a trattenere
L’acqua nell’effimera sua coppa; per riflettervi
Quel niente, che è il fuoco; per offrire
L’idea, almeno del senso – a quella luce.
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