| Prefazione di Romina Nardone
Nella sua opera prima Nunzia Manzo ci regala un'emozionante vicenda che si sviluppa lungo due generi mirabilmente fusi: narrativo e saggistico. "Il Dottor Paul" è la storia di un'anima, di tante anime alla ricerca della propria compiutezza, del senso della propria esistenza. Esistenze che trovano la loro ragione più profonda in quello che è il vero protagonista del romanzo: l'amore. Un amore che si esplica nel donarsi all'altro, nell'essere dono offerto al mondo.
Il dottor Paul, psicologo per vocazione, "professava l'amore","Il dottor Paul aveva bisogno d'amore", dirà l'autrice. Sono le frasi dal sapore aforistico che scrive l'autrice per guidarci in quello che sarà un viaggio che si compie sia all'interno dell'opera che nella profondità dell'io del lettore. L'autrice invita chi si avvicina alla sua opera ad una lunga riflessione per auto analizzarsi, per trovare, attraverso il dipanarsi della vicenda, un frammento della propria anima, sensazioni rimosse che si risvegliano pagina dopo pagina. La parte iniziale del romanzo è disseminata di descrizioni di ambienti, di personaggi, di perle di saggezza sul senso dell'esistenza e degli avvenimenti, per poi progressivamente ridursi affinché il lettore possa procedere autonomamente nelle sue riflessioni.
Un romanzo aperto potrebbe essere definito, nel senso che ogni lettore potrebbe aggiungere il suo vissuto, la sua esperienza, le sue sensazioni, le sue emozioni. Quella di Paul è una storia che ha il sapore dell'universalità, in quanto la progressiva presa di coscienza della sua esistenza, dei suoi traumi, dei suoi conflitti irrisolti, che trovano il loro senso più profondo alla luce di una nuova consapevolezza che si affaccia nella sua vita, possono essere i passaggi che accomunano l'esistenza di ciascuno di noi. Dirà l'autrice in una delle sue riflessioni più significative "Un buon analista, aiuta a risistemare molte cose, riuscendo a trasformarle da nemici in alleati, ma non potrà mai mandare indietro la vita come se riavvolgesse il nastro di un film. Può "risignificarla", cioè vedere quelle stesse cose da una prospettiva diversa, analizzandole nella loro complessità, per potervi trovare un nuovo senso."
"Risignificare" la propria esistenza, "fare delle esperienze dolorose degli alleati" sono sicuramente i segni di una rinascita. È un'ardua impresa da compiere perché abbandonare il proprio dolore significa trasformazione. Trasformare se stessi per diventare ciò che realmente si è potrebbe significare andare incontro al dissenso di chi ci ha conosciuti nella vecchia identità, perdere persone che hanno fatto parte della propria esistenza. Le ferite, che lacerano l'anima, diventano, come ha scritto Carotenuto nella "Lettera ad un apprendista stregone, delle "feritoie" attraverso le quali osservare la propria anima, dei varchi dove poter percorrere i sentieri del proprio io. La luce che viene regalata a chi, come il dottor Paul, ha il coraggio di ripercorrere la sua esistenza, e di riconciliarsi con un passato doloroso, fatto di abbandoni, di separazioni dolorose da chi non ha condiviso la sua interiorità, potrà illuminare anche il mondo circostante.
È quello che succederà ai diversi personaggi che fanno da sfondo al romanzo. Ognuno troverà la sua dimensione, la sua giusta collocazione nell'universo, e porterà a compimento la propria metamorfosi sotto il segno di quell'amore professato e desiderato dal dottor Paul.
***
Destreggiandosi abilmente tra il genere narrativo e quello saggistico, l'autrice racconta la storia di Paolo Marzi, uno psicologo che in seguito ad una serie di vicende, a partire da un incontro con una donna che riaccenderà in lui la fiammella sopita dell'amore, si troverà a dover rivedere alcuni aspetti della propria vita. Attraverso la forza dell'amore ripercorrerà la sua esistenza, riannodando vecchi legami infranti e trovando un diverso significato ad eventi del passato, per vivere il suo presente sotto una nuova luce. I frutti delle sue esperienze e della sua ricerca lo aiuteranno a guidare coloro i quali fanno parte della sua vita e che entreranno a farne parte nel corso della narrazione.
Paul dunque ama, e contagia del suo amore chi è pronto ad accoglierlo per lasciarsi trasformare e dare un nuovo senso alla vita. È una storia che cattura il lettore, arrivando a toccarne l'interiorità, inducendolo a una riflessione su di sé e invitandolo ad entrare nel romanzo come protagonista.
Un romanzo da leggere tutto d'un fiato, perché coinvolgente e avvincente. Da rileggere, per poterne assaporare la profondità che si cela dietro ad una storia che è un inno alla vita e all'amore.
• • •
Nunzia Manzo è nata a Napoli il 27 gennaio 1961.
È laureata in Psicologia e specializzata in Mediazione Familiare.
Vive e lavora a Benevento.
Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp.148 €14,00
ISBN 978-88-591-0958-7
Diventa nostro amico su Facebook
www.facebook.com/alettieditore
Seguici su Twitter
www.twitter.com/alettieditore
Visita il nostro Canale Televisivo Youtube
www.youtube.com/alettieditorechannel |