 | Roma 23 aprile 2013 - Micol Graziano, giovane e intraprendente giornalista, ha dato vita al suo romanzo d’esordio scegliendo questo particolarissimo titolo che cattura subito l'attenzione dei lettori più esigenti. Ma cosa hanno in comune il genere noir e il testo della Graziano? Di sicuro l’inquietudine dei personaggi, declinati soprattutto al femminile. Il protagonista infatti è un complesso mondo femminile variegato e tormentato.
A renderne pienamente conflitti e inquietudini la scelta di presentare il romanzo mediante una lettura scenica. Da diversi mesi, infatti, l'autrice è in tournée in vari teatri della Capitale. Dal Teatro Manhattan, al Millelire, al Duse, fino ad arrivare al Teatro dei Conciatori e la sua tournèe non termina qui. La sua non è la classica presentazione dell'autrice che con relatore al seguito parla del suo lavoro. Meibi Nuar va scoperto, non solo con la lettura, ma attraverso l'unione delle arti.
Micol Graziano, giornalista per un'emittente radiofonica nazionale, sceglie il teatro. Consegna il suo gioiello a Giselle Martino, giovane e talentuosa attrice, lo riadatta al palcoscenico e lo accompagna con il sottofondo musicale di Lara Patrizio. La magia della musica e le parole del descrittive di un testo profondo bastano ad interpretare i brani scelti in dialetto siciliano e campano.
È il ricorso al dialetto, infatti, a rendere l’opera di un realismo estremo. D’altronde come rendere il pathos di queste vicende essenzialmente noir se non con l’immediatezza di questa lingua? Se chiediamo all’autrice di origine meridionale quanto c’è di autobiografico in quest’opera ci risponde che il suo testo non è autobiografico in senso stretto ma che contiene molto del suo vissuto personale.
La letteratura in fondo parte sempre dalla realtà circostante per essere trasformata in arte. Meibi Nuar verrà presentato oggi, martedì 23 aprile alle ore 18.00 presso la Biblioteca Raffaello di Roma in occasione della Giornata Mondiale del Libro. Un' ottima occasione per seguire la tournèe di questa lettura scenica. Dal libro al palco; musica, canzoni, parole per una commistione di generi che sembra funzionare.
(Mena Zarrelli)
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