| Una raccolta di poesie scritte da Silvia Caselli sin dall'adolescenza, quando il mondo intorno si colora di emozioni. Liriche che nel libro "Diario di viaggio" sono corredate da riflessioni in terza persona, in un itinerario da poter scegliere a proprio piacere, muovendosi fra i titoli che danno più ispirazione. Delusioni, momenti di felicità immensa, paesaggi che raccontano stati d'animo.
«E rimango immobile a guardare come un aeroplano può spezzare con tanta facilità il cielo e come, ancora una volta, con tanta facilità è volato via un altro sogno». Il mare, che suggerisce il senso d'infinito e richiama la libertà di un gabbiano in volo. Un mare che accarezza ma che talvolta urla in maniera inquietante nella notte silenziosa. Il libro "Diario di viaggio" è stato pubblicato nella collana "Gli emersi" della casa editrice Aletti. L'immagine di copertina è stata curata dall'autrice.
Originaria di Grosseto, Silvia Caselli si è laureata a Siena prima in Scienze politiche e poi in Scienze delle pubbliche amministrazioni.
«Ogni volta che rileggo le mie poesie - spiega l'autrice- ho come la sensazione che le abbia scritte qualcun altro, mi sento una lettrice di me stessa. È da qui che è nata in me l'idea di una raccolta con piccole riflessioni in terza persona. In fondo non è più facile comprendere le cose quando ne siamo poco coinvolti? Allora, per meglio capire sé stessi, non è preferibile se proviamo a guardarci con un po' di distacco?».
Silvia Caselli commenta le sue poesie, aggiungendo significato a quello che i versi sanno suggerire. Auspicando che il lettore, anche solo mentalmente, aggiunga il proprio commento personale.
(Articolo di Irene Blundo)
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