| Scivolano ora i miei pensieri
come sabbia tra le dita,
neanche lo specchio riflette i miei segreti,
d’ora in poi farò la sfinge a vita!
Innanzitutto, in cosa consiste questo libro? “La sfinge e il pierrot” è una raccolta di poesie di una ragazza, in cui osserviamo il suo cambiamento, passando dal voler vivere come una sfinge durante la sua adolescenza al divenire un pierrot una volta adulta. Questa ragazza è l’autrice stessa del libro, Claudia Piccinno. Nel suo “La sfinge e il pierrot” troviamo delle poesie scritte quando ancora era adolescente e non vedeva proprio il lato migliore delle cose, o almeno così mi è parso (e fondamentalmente è così per tutti gli adolescenti, no?); la prima poesia mi è piaciuta molto e ve ne riporto una parte:
Scorgere un volto
diverso dagli altri, inseguirlo tra la folla
rincorrerlo nel buio
e poi guardarlo da vicino
per sentire se è vero.
Ammetto che non amo leggere cose troppo negative, o punti di vista che vedono il late buio delle cose, ma questo libro non è proprio così, perché seppur ci sia una parte “buia” all’inizio, poi troviamo anche la luce dell’età adulta.
Questa parte anche mi è piaciuta molto e inoltre è stata pubblicata da Pendragon sedici anni fa, in “Voci di poeti bolognesi”:
Per te l’ultimo tramonto
è già giunto.
Un giorno forse risorgerà
il tuo volto insieme al sole,
e, come l’ago di una bussola,
indicherà la terra ferma
ai naufraghi che ancora sono qua.
E domani, domani io mi sveglierò.
riaprirò gli occhi su quella chimera
e continuerò a sentirmi un pierrot
parlando con la luna quando è sera!
E con questi versi passiamo alla parte adulta del libro, scritta negli ultimi anni, a partire dal 2007. Anche nella seconda ci sono poesie davvero belle, come per esempio “Spaccato di quotidiano dolore” e “Domani sarai angelo”, che secondo me sono davvero toccanti, la seconda specialmente è davvero molto bella e infatti ve ne ho riportata la parte iniziale sulla pagina di Passione Lettura su facebook.
È un libro breve questo, ma credo davvero che valga la pena di essere letto. Anche se sto cercando di cambiare abitudine, di solito se il titolo o la copertina di un libro non mi piacciono parto con un’idea negativa a riguardo, ma questo libro è una delle tante cose che ultimamente mi stanno insegnando che non è giusto giudicare un libro (o un film, o anche altre cose) senza conoscerne il contenuto.
Verrà la vita e avrà i tuoi occhi,
mi accecherà il sole a mezzogiorno,
mi incanterà la luce del levante,
sospirerò di gioia un’altra volta.
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