| Presentazione di Mario Raso, poeta e critico letterario, del libro di poesie "LA MIA ARPA" di Liliana Manetti - Aletti Editore
La presentazione sarà programmata durante il programma culturale "OBSEVER", condotto da Tito Tadde, in diretta satellitare TV giovedì 7 febbraio
alle 21:30, da TeleStudio Modena e Tele Studio Europa,
visibile in diretta satellitare dai canali digitali per l'Emilia Romagna: i canali 85 e 672
e in differita: i canali: 89, 194, 612, 671, 673
Link dell’evento su facebook
https://www.facebook.com/events/480782855293037/?context=create
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LA MIA ARPA - Il libro “La mia arpa” è una silloge di poesie, che ho scritto nell’arco di 18 anni. La prima raccolta che ho pubblicato è intitolata “L’Ultima romantica”. Ho suddiviso le poesie in due sillogi, perché erano molto numerose ma anche per un altro particolare motivo: mentre nel primo libro esplicito la scoperta dell’amore per il Romanticismo, e il mio definirmi come l’Ultima Romantica dei romantici dell’ottocento ormai estinti, è il succo di questa scoperta.
Tutte le mie poesie erano infatti segnate dall’amore per l’amore, l’amore per la natura e per i viaggi lontani. Invece nella silloge “La mia arpa”, le poesie si svolgono verso una direzione nuova e hanno un risvolto decisivo: le liriche sono velate dal mio solito romanticismo, ma sono l’espressione di una nuova consapevolezza, della svolta salvifica, data dall’amore per la scrittura e in particolare per la scrittura della poesia, e dall’amore per la natura; un amore che riguarda la natura in sé e in tutte le sue stupende stagioni, così diverse eppur così complementari, che mi spinge a descriverle nei loro minimi particolari.
Ho provato personalmente il dover trascorrere periodi di vita molto difficili per svariate questioni esistenziali e personali e la scrittura mi ha davvero salvato dal baratro del non aver un motivo per svegliarmi al mattino, un motivo per sopravvivere.
I drammi interiori, dovuti alle illusioni del mondo e alle delusioni personali, vengono superate attraverso questi amori intramontabili.
La mia capacità di descrivere la natura attraverso i miei versi, e assaporarla fino in fondo, è determinata dalla capacità di guardarla quasi con gli occhi di una pittrice, o meglio esplicitando attraverso varie sfumature dei colori le sue atmosfere, e le mie sensazioni provate in questo meraviglioso incontro con la natura stessa risaltano come in un dipinto.
Nei miei versi dico “La poesia si fà pittura e la pittura si fa poesia”.
Il simposio dell’amore per la scrittura e per la poesia e dell’amore per la natura, che la osserva e la disegna allo stesso tempo, “guarisce i drammi interiori, inevitabili, che porta la vita e il mondo ma soprattutto la mia indole romantica, colma di contrasti.
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