| Scritto “al femminile”, interessante anche per il lettore che saprà individuare spunti di riflessione universali, il romanzo-diario indugia sul “passato che torna” al tempo deciso da coincidenze (o dal Fato?) e che viene vissuto in un particolare periodo della vita della protagonista la quale inizialmente rifugge dal non razionale. Gli eventi, le amiche, la sua ricerca dell’intimo e di affetti familiari, la conducono infine a togliere il velo a quella luce materna da cui trarrà forza e su cui affonderà radici di stabilità emotiva in una fertilità d’animo oltre le aspettative. Zarì, donna profondamente sensibile, non vuole infatti concedersi debolezze, e prima di cedere al calore inevitabile dell’ Amore lotta razionalmente, contro quel sentimento che è stato causa di sofferenze. L’ossessiva gelosia, causa dell’infelicità di ogni essere che, amando, teme che qualcuno possa privarlo delle attenzioni della persona amata e reagisce contro di essa accrescendo così a dismisura il malessere, viene alla fine domata dall’Amore senza più reticenze, quello che si crogiola nel benessere idilliaco tra due anime affini. Nel contesto della storia principale sono altresì sviscerate le “storie parallele delle amiche” che, intessendosi, creano trame alternative per il viaggio che il lettore affronta in un universo tinto di rosa. Pur essendo spesso dipinte con decisi tratti di maschilismo le figure che attorniano le donne del romanzo, nonni, padri, amanti, mariti, vengono assolte dal contesto sociale dei tempi, dalle esperienze, dalla sensibilità che emergono proprio dal racconto descrivendone gli atteggiamenti, le decisioni tout court, dittatoriali a prima vista, subite come imponevano le circostanze, salvo poi, con la paziente arguzia femminile, modificate fino a far accettare perfino il contrario iniziale dictat.
A quella della nostra vita si intrecciano, come i fili di un arazzo, in momenti e in luoghi diversi, tante altre storie. A volte il passato ritorna, emergendo dall'oblio, altre è un futuro che ritenevamo improbabile a dispiegarsi davanti ai nostri occhi.
Questa è una storia di donne ribelli, forti e determinate, e degli uomini che esse hanno amato o combattuto, fra passato e presente. Donata, o meglio Zarì come la chiamano le amiche, è una scrittrice appena uscita da una storia d'amore tempestosa. Sta cercando un nuovo senso da dare alla sua vita e un caso fortuito la porta a ritrovare delle lettere del secolo scorso. Rileggendole vede riaffiorare tutta la storia di sua madre Lucia, che sembra così volerle stare accanto facendole scoprire un affetto, un calore nuovo in un momento delicato che la protagonista supererà anche per questo aiuto inaspettato.
Anche le amiche di sempre l'aiuteranno a sviscerare il senso del ritrovamento di quei frammenti di storia familiare e nello stesso tempo chiederanno a Zarì di aiutarle, a sua volta, a districare la matassa delle loro vite, piene di entusiasmi, creatività, passioni, ma anche amori impossibili e tragiche morti.
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Autrice della raccolta di poesie Frammenti di un sogno e del racconto La dimensione dei nostri desideri, Donatella Zarcone propone questo romanzo in cui mescola realtà e invenzione, alla ricerca delle proprie radici nel passato.
Collana Gli Emersi - Narrativa
pp.232 €14,00
ISBN 978-88-591-0608-1
Il libro è disponibile anche in versione e-book a €5,49
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