| «È una questione di spazi e di tempi. Nel romanzo ad ampio respiro, la linearità della trama si ramifica in tante direzioni, a seconda della storia che stai scrivendo. Potresti averla già schematizzata, ma comunque è mentre la scrivi che si sviluppa piano piano e la porti dove vuoi.
Nel racconto breve, no. Lo spazio è ristretto, tutte le parole devono necessariamente essere fini alla trama e svolgere tre funzioni determinanti: una è quella “estetica”, quindi lo stile e la forma; deve poi esserci l’elemento narrativo, non dobbiamo mai dimenticarci che, nonostante l’esiguità dello spazio, stiamo comunque raccontando una storia con un suo inizio e una sua fine; in ultimo l’aspetto “contenutistico”.
Sono tre funzioni presenti anche nel romanzo, ma avvengono in momenti diversi. In un racconto il tutto accade contemporaneamente. Non solo, ma nella misura breve è bene prendere in esame una sola idea, per raccontare una storia. Se ve ne sono di più, la cosa prende altre mire e si fa più articolata e complessa, pertanto distante dal concetto stesso di racconto».
(Dalla rivista Orizzonti n.41)
La rivista si trova qui: http://www.rivistaorizzonti.net/puntivendita.htm
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