| «Ho iniziato con i racconti e sono passato, poi, al romanzo. Come? Con la disciplina che accompagna la scrittura come artigianato. La scrittura come mestiere. Uno spazio e un tempo precisi, con regole precise e uno sguardo semplicemente più lungo rispetto a quello che serve per scrivere un racconto.
Un racconto può essere scritto in un giorno o anche in un mese ma, almeno nel mio caso, mai in un anno.
Un romanzo invece non si scrive in un mese. Parlo sempre per me, ovvio - perché ho sentito di autori che scrivono molto velocemente. Ma, insomma, io mi do un tempo, uno spazio minimo da riempire e lavoro ogni mattina sapendo che è necessario aspettare, aspettare molto, per poi tagliare, riassestare, rilavorare.
Credo che sia uno scarto che ha a che fare con la maturità. Da ragazzino non avevo tutta questa voglia di aspettare. Anche se, a diciannove anni, scrissi un romanzo in un anno intero; un romanzo di una noia mortale».
(Dalla rivista Orizzonti n.41)
La rivista si trova qui: http://www.rivistaorizzonti.net/puntivendita.htm
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