| Esplode in tutta la sua magia la quarta edizione de “Il Federiciano”, il concorso internazionale di poesia, che, quest’anno, nonostante l’inclemenza del tempo, ha fatto registrare cifre da record di partecipanti da ogni parte d’Italia. I diversi cultori della dea del Parnaso si erano dati appuntamento nella sala Parsifal di Rocca Imperiale Marina.
«In 4 anni abbiamo registrato la partecipazione di
ben 6.500 autori e, con Lawrence Ferlinghetti ed Eugenio Bennato, Rocca Imperiale annovera nella sua antologia poetica, a cielo aperto, due intellettuali di valore assoluto», ha commentato l’editore Aletti.
“Questione Meridionale”, “Che il Mediterraneo sia” e “Brigante se more” sono state le tre esecuzioni che hanno fatto andare letteralmente in visibilio la platea. Il centro storico, quindi, ha accolto i numerosi visitatori per svelare le sette nuove stele. La prima stele è stata dedicata al Leopardi con i versi de “L’Infinito”, la seconda al Carducci con “Virgilio”, la terza al Foscolo con la poesia “Alla sera”. Al centro di questi autori classici sono state poste le stele con i versi dei due vincitori di quest’anno de “Il Federiciano”: “Viola” di Raffaella Montecuollo di Caserta e “Gabbiani” di Stefano Baldinu di San Pietro in Casale (Bologna). La passeggiata poetica è terminata con lo svelamento delle stele di “Le sei corde” di Federico Garcia Lorca e “Brigante se more” di Eugenio Bennato.
Spazio alla consueta “Estemporanea” di poesia. “Vucca amara” di Ausilia Minasi di Lecco è stata la poesia prescelta dalla giura.
(Benito Lecce, Calabria Ora)
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