| Ancora oggi, nel territorio ligure, storica patria di navigatori, l'appellativo “marittimo” è ironico sinonimo di disadattato, emarginato, semplicemente diverso dai normali “terrestri”.
Questi racconti parlano di loro, di questi “marittimi”, con un lieve sapore nostalgico unito, a volte, ad una punta di amaro; di quando le navi erano fatte a misura d'uomo, e l'andar per mare possedeva ancora un residuo di romanticismo. Parlano di questa sorta di alieni e del loro pianeta di “acque salate”.
*
Alessandro Bontempi (Gabicce Mare - PU, 1941), inizia a lavorare all'età di diciotto anni presso un ufficio turistico; lavoro che lascerà dopo tre anni, quando comincerà a girare il mondo sulle navi mercantili, in qualità di Ufficiale Radio. Ricordando quegli anni, l'autore afferma: «Erano ancora i bei tempi, quando le navi si muovevano lente, e le lunghe soste nei porti concedevano tutto il tempo necessario per conoscere luoghi e genti di ogni parte del mondo». L'attività si svolgeva durante il periodo invernale, concedendogli l'opportunità, nella pausa estiva, di svariate occupazioni: impiegato in una agenzia viaggi, direttore e presentatore multi lingue nei locali da ballo, cartellonista, sommozzatore, corrispondente per una agenzia di viaggi tedesca, istruttore di windsurf, bagnino, interprete-traduttore, portiere receptionist, insegnante.
Nel 2010 è stato pubblicato il suo primo romanzo, “Una storia di uomini di navi”, tratto da personali esperienze nel corso di due imbarchi a bordo di una petroliera che lavorava in Nigeria.
Collana Gli Emersi - Narrativa
pp.168 €14,00
ISBN 978-88-591-0423-0
Diventa nostro amico su FACEBOOK
http://www.facebook.com/alettieditore
Seguici su TWITTER
http://www.twitter.com/alettieditore
|