| Libri, che passione!
A rispondere al questionario sui libri, questa volta è Davide Longo, insegnante della più famosa scuola di scrittura creativa, la Scuola Holden, autore radiofonico e di testi teatrali, regista di documentari, musicista, poeta e soprattutto scrittore di apprezzati romanzi, come «Un mattino a Irgalem» (Premio Grinzane opera prima e Premio Via Po), «Il Mangiatore di Pietre» (Premio Città di Bergamo e Premio Viadana), «L’Uomo Verticale» (Premio Lucca), e «Ballata di un amore italiano», nato per il teatro e trasposto poi anche in radio, uscito recentemente per i tipi di Feltrinelli.
Longo (Carmagnola - To, 1971) è un esperto di scrittura, che coltiva sperimentando più forme, ed è considerato una rivelazione nella narrativa di questi anni. Riconosce i suoi maestri in Fenoglio e Pavese, gli stessi a cui è associato spesso dalla critica.
Ma quali sono gli altri autori che predilige e a cui dedica il suo tempo in veste di lettore? Scopriamolo, attraverso le brevi risposte del test.
Il libro che sta leggendo?
«Le braci» di Sandor Marai
Un classico che ancora non ha letto?
Don Chisciotte
Il primo libro che ha letto?
Gian Burrasca
Il libro che porterà sempre con sé?
«Una questione privata» di Fenoglio
Il libro che avrebbe voluto scrivere?
«Vergogna» di Coetzee
Il libro più divertente?
«La grande caccia» di Sharpe
Il più triste?
«The road» di Mc Carthy
Il più difficile?
«Sutree» di Mc Carthy
Il libro che non leggerà mai?
Un libro di ricette
Il libro maggiormente sottovalutato?
I libri di Fenoglio e di d’Arzo
E quello maggiormente sopravvalutato?
I libri di Coelho
Un libro che dovrebbe avere un seguito?
«The road» di Mc Carthy
E quello da cui trarre un film?
«2666» di Bolano
Il libro maggiormente utile ad uno scrittore esordiente?
Quelli di Hemingway
E quello da sconsigliare ad uno scrittore esordiente?
«2666» di Bolano
Un libro inutile?
Direi quelli di Moccia se non fossero dannosi
La citazione preferita?
Scusate la polvere
Il personaggio maggiormente ammirato?
Walter Chiari
E quello maggiormente detestato?
Peter Pan
Il luogo più strano in cui ha scritto?
Una cengia di montagna
Il prossimo libro che scriverà?
Un libro che mi costringerà a un cambio di prospettiva
(Intervista di Caterina Aletti, pubblicata su Orizzonti n. 41, lugl-sett 2012)
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