Il libro più amato da chi scrive poesie,
una bussola per un cammino più consapevole.
Riceverai una copia autografata del Maestro Aletti
Con una sua riflessione.
Tutti quelli che scrivono
dovrebbero averne una copia sulla scrivania.
Un vademecum sulle buone pratiche della Scrittura.
Un successo straordinario,
tre ristampe nelle prime due settimane dall'uscita.
Il libro è stato già al terzo posto nella classifica di
Amazon
e al secondo posto nella classifica di Ibs
«Il mondo intero è un bel mondo sbarazzino di cui ho il piacere di far parte, perché si recita a soggetto con tanto divertimento, come se fossimo attori di noi stessi nel teatro della vita, per colorire così la vita grigia di ogni giorno e portarla via con gesti di simpatia. Si aprono quindi, le porte all’umorismo e ad una sana autoironia da cui nessuno vuole più uscire e ne comprendo la ragione: “L’allegria è il segreto di una vita serena”».
(Alba Venditti)
L’autrice è stata inserita nelle antologie Aletti con le liriche: “Dolce attesa” in Parole in Fuga vol. 5 (maggio 2009); “Le luci del crepuscolo” in Parole in fuga vol. 6 (dicembre 2009). Inoltre, sempre nel 2009 è stata inclusa nell’enciclopedia dei poeti contemporanei (Aletti Editore) con la sua poesia “Lacrime”.
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Dalla silloge «ER MONNO SBARAZZINO» di ALBA VENDITTI riportiamo il seguente componimento:
ER COMPREANNO
Ciavemo ormai la mania de festeggià
‘gni vorta che ce stamo a invecchià
invesce, d’avecce er rodimento drento
che un’artr’ anno è passato
e un novo acciacco cia’ lassato.
Eppoi si festeggi devi pure da ciacca’ li sordi
ecco perché quer compleanno mai più te lo scordi.
Domanno e dico: “Nun se po’ fermà ‘sto compimento d’anno?
Quanti vantaggi caveremmo!!! Innanzitutto, l’eterna gioventù
eppoi er problema nun ce sta più
de decide chi se deve da invità
altrimenti, s’offenne questo oppure quello
e pe’ riportà la pace se deve puro da arbitrà.
Un’artra cosa è la torta che se offre
in segno de gioia da condivide coll’artri,
ma chi l’ha detto io quella torta
la darebbe in faccia ar novo anno
che se ne poteva da annò a passeggià da un’artra parte
invesce de famme invecchià
e pe’ nun penzacce me metto a giocà a carte.
Er compreanno ce comporta sempre ‘na riflessione:
“Me convie’ da riceve li regali se li devo doppo contraccambià
e allora ditemi voi er guadagno perzonale indole sta’?”
Sapete allora che penzo nun faccio sapè niente a nessuno
der compreanno accusì tutti un po’ più giovane me crederanno
e festeggerò con me e l’ombra mia
accosì me sento in compagnia,
ma l’ombra nun me po’ fa’ coll’artri la spia.