 | Questa prima raccolta poetica di Lucia Di Bonito rende partecipe il lettore, in modo delicato e sommesso, del mondo interiore dell’autrice, spaziando da un microcosmo di piccoli e quotidiani eventi, emozioni, osservazioni ad un macrocosmo di sentimenti, valori universali, interrogativi sull’esistenza e il suo senso.
Le poesie della silloge sono riconducibili ad alcuni filoni principali:
il sentimento per la natura e l’ambiente (nell’ambito del quale, accanto a belle descrizioni naturalistiche, troviamo alcune potenti poesie di denuncia della disattenzione e dell’incuria dell’uomo, come quella dedicata alla tragedia dell’alluvione di Genova);
la vita familiare nelle sue varie sfaccettature, gioie e dolori narrati con coraggio, mettendosi a nudo senza reticenze;
il sentimento religioso e le problematiche esistenziali;
la vita di ogni giorno, in cui il lettore potrà riconoscersi ed identificarsi, come nelle poesie “Di notte”, “Insonnia”, “La noia”.
L’autrice si è avvalsa di uno stile linguistico dove il fluire delle parole è continuo ed ininterrotto, a volte appena ritmato da radi, essenziali segni di interpunzione, mentre l’uso frequente della metafora sgorga spontaneo ed inaspettato, scevro da artifici. A volte invece la fisicità delle parole richiama in modo prepotente, quasi fotografico, immagini e situazioni.
Il Gruppo di Lettura
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Foto scattata durante la presentazione del libro alla Biblioteca di San Vincenzo di Galliera il 27-06-2012
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