| Recentemente, nella Sala consiliare di Palazzo Sanseverino-Falcone, si è svolta una riuscitissima manifestazione di grande valore culturale: la Fondazione Padula, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Cosenza e con quello del Comune di Acri, ha presentato il nuovo libro di Rolando Perri, dal titolo “Gocce di rugiada d’amore rubate al tempo”, edito da Aletti Editore. A coordinare i vari interventi era il professore Gennaro De Cicco, a fare gli onori di casa il Presidente della Fondazione “Vincenzo Padula”, professore Giuseppe Cristofaro. Era presente, naturalmente, l’autore. La rappresentante della Provincia, l’Assessore Francesca Corigliano, e l’Assessore Anna Vigliaturo del Comune di Acri hanno voluto entrambe sottolineare l’importanza dell’evento a livello culturale e il valore squisitamente letterario dell’opera in sé.
Quindi la professoressa Maria Gabriela Chiodo ha iniziato il suo dotto intervento, svolgendo una lezione molto interessante sul “romanzo di formazione”, categoria nella quale, secondo la sua analisi, pur nella contaminazione dei generi, propria dei nostri tempi, l’opera di Rolando Perri rientra. È seguito a questo, l’intervento altrettanto interessante e coinvolgente di Sua Eccellenza Monsignor Franco Milito, Vescovo di Oppido Mamertina, che ha considerato, invece, “Gocce di rugiada d’amore rubate al tempo” come un “romanzo storico”, alla luce della netta e ben riuscita definizione delle coordinate temporali da parte dell’autore. La sua analisi ha voluto penetrare, come una lente di ingrandimento, all’interno del ricco mondo emozionale e sentimentale dei personaggi del racconto, che sono portatori di ansie, speranze, complesse e problematiche esperienze di vita.
Ciò che ha caratterizzato comunque tutti gli interventi è stata la valutazione assai positiva dell’opera ed ognuno dei relatori ha appuntato l’attenzione su uno o più aspetti particolari e connotativi della narrazione: la struttura e l’impianto narrativo, la definizione delle vicende e dei caratteri dei due protagonisti, Valerio e Carola, il mistero della nascita della vocazione al sacerdozio del protagonista, la definizione del genere dell’opera, come già detto, e tanto altro ancora. L’intervento finale dell’autore ha chiarito alcuni elementi emersi durante la manifestazione e stimolato ulteriori riflessioni sull’opera. I presenti erano molto interessati e partecipi e tra loro alcuni Dirigenti scolastici, docenti delle scuole superiori di Acri, insieme a studenti dell’Istituto “Falcone” e di altre istituzioni scolastiche del territorio. A scandire lo svolgimento della manifestazione alcuni coinvolgenti intermezzi musicali eseguiti al pianoforte dal Maestro Simone Capalbo che, a tratti, hanno fatto da sottofondo alla lettura di brani del romanzo di Rolando Perri da parte di tre bravissime studentesse del “Falcone”.
Dopo l’evento, che ho sinteticamente riassunto, ho avuto modo di leggere il romanzo “Gocce di rugiada d’amore rubate al tempo” e mi sono resa conto dell’effettiva complessità di tale opera e soprattutto del messaggio, o sarebbe meglio dire dei messaggi, che l’autore ha voluto trasmettere ai suoi lettori. Esperto di Didattica e di Pedagogia, uno de maggiori studiosi della figura e dell’opera di don Lorenzo Milani, Dirigente scolastico da molti anni, di grande esperienza e competenza, Rolando Perri in questa sua nuova opera offre uno straordinario condensato del suo ricco mondo interiore. Narra una vicenda che sembra tutta “romanzesca”, utilizzando metodi e formule della tradizione letteraria recente, frammista a motivi propri del romanzo della migliore tradizione europea tra Ottocento e Novecento, ma non rinuncia alla sua vocazione di “educatore”. Nel romanzo molto spazio è riservato, infatti, proprio ai due protagonisti adolescenti, ai due giovani alle prese con le prime esperienze, con le prime esaltanti scoperte e con le prime condizionanti scelte esistenziali. E l’autore non può fare a meno di offrire agli adulti una chiave razionale, sensata, moderna per avvicinarsi al mondo giovanile, per agevolare una crescita sana e adeguata e non viziata da luoghi comuni e da vuoti stereotipi comportamentali delle nuove generazioni. E su tutto la compiutezza dell’opera letteraria, la complessa struttura dell’universo che l’autore ha saputo creare con la sua inventiva, con la sua sensibilità, col suo bagaglio di esperienze e di studi, col suo genio, quella stessa compiutezza che si può apprezzare nei grandi classici della letteratura che affascinano e arricchiscono il lettore, che una volta letti e assimilati giovano come un benefico balsamo alla mente e al cuore.
Non è stato un caso che le parole dell’autore, a conclusione della manifestazione, siano state affettuosamente indirizzate ai numerosi studenti presenti ed è risultato illuminante e altamente significativo l’invito fatto agli insegnanti, e agli adulti in generale, di saper ascoltare i giovani, di dare loro quell’attenzione che spesso per motivi contingenti, per fretta o impegni di lavoro viene a mancare, perché solo così se ne possono capire i problemi, si possono comprendere i loro reali bisogni e, quindi, si può fare qualcosa di veramente utile per loro e in prospettiva per la società tutta.
Complimenti vivissimi e sinceri allo scrittore Rolando Perri per la sua riuscitissima creatura letteraria, la sua prima opera di narrativa, e al Dirigente scolastico per ciò che di straordinariamente importante ha fatto e continua a fare per la sua comunità scolastica e in senso lato per il nostro paese, per i tantissimi giovani a cui ha offerto il suo esempio e la sua vigile attenzione, per le numerose famiglie che si sono potute giovare della sua illuminata, qualificata ed esemplare professionalità.
(Articolo di Anna Maria Algieri)
(Nella foto: Rolando Perri e Anna Maria Algieri)
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