| Approdato in terra turca in aiuto della moglie Amina, il nobile Trevin s'imbatte in quattro voraci lupi che cercano di sbranarlo. Ma ha ben altri nemici da affrontare: una banda di tagliagole, un potente signore che congiura contro il trono del sultano. E poi, ha da combattere una guerra civile. “A Bisanzio per morire” fa parte, insieme al romanzo “L'Ombra del Visir” e “Non sono creature di Dio”, della trilogia “Cronache Bizantine”, la saga sul declino dell'Impero Turco e della Repubblica di Venezia.
Un'opera, che potremmo definire un ‘fantasy story’, quasi un genere letterario nuovo, originale, dove s'innestano realtà storiche e personaggi immaginari. Gli avvenimenti s'intrecciano con la magia, che agisce da collante fra la verità storica e l'afflato delle vittime innocenti a superare ad arte i torti subiti.
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Matteo Donato Gallucci ha insegnato Lettere nelle scuole medie e superiori. Cultore di Letteratura italiana e straniera, si dedica da tempo alla scrittura di romanzi. Vincitore di numerosi premi letterari, tra cui il ‘Premio Tolkien’, ha pubblicato racconti fantasy e i romanzi: “La Marchesa di Mantova”, “Specchio di Giorni lontani”, “Il Quinto Vangelo”, “L'ombra del Visir”, e la trilogia sul brigantaggio (“Brigante, Caccia al Brigante”, “Cronache Minute del Brigante Crocco”).
Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp.248 €15,50
ISBN 978-88-591-0054-6
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