| IL CELEBRE LENZUOLO DI CLELIA MARCHI
Clelia Marchi (Poggio Rusco, 19 aprile1912- 6 marzo 2006), una contadina che ha vissuto una vita di sacrifici nei campi insieme al marito Anteo, è divenuta celebre negli anni ottanta per aver scritto la sua autobiografia su un lenzuolo.
Dopo la morte del marito in un incidente, Clelia iniziò a scrivere un commosso diario su un lenzuolo del corredo. «Non potevo più consumare le lenzuola con mio marito - disse - e allora ho pensato di adoperarle per scrivere».
In un italiano con espressioni dialettali ed errori, Clelia ha così raccontato la sua vita, l’amore e il dolore; una testimonianza che per la sua originalità è stata depositata nell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, ottenendo inoltre il premio speciale. Ma la fortuna del lenzuolo non è finita lì.
Infatti, nel 1989, durante una visita a Poggio Rusco, paese natale del nonno e paese di Clelia, Luca Formenton, nipote di Arnoldo Mondadori,venne a conoscenza dell’originale lenzuolo.
E così, nel 1992, grazie alla Fondazione Mondadori, il lenzuolo è diventato un libro, Gnanca na busìa (Neanche una bugia), che ha ottenuto uno straordinario successo.
Clelia Marchi morì all’età di 94 anni, nella sua casa di Poggio Rusco.
(Dalla rubrica "Pillole - le notizie curiose dal mondo della cultura", rivista Orizzonti)
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