Opere pubblicate: 19989
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27 giugno, CATANIA - Presentazione del libro "bella fratè" di Antonio Moretta |
di
Rassegna Stampa
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| IL 27 GIUGNO 2012
ALLE ORE 19,00
PRESSO LA SEDE DELL'AUTO YACHTING CLUB (VIALE A. ALAGONA NR. 4)
A CATANIA
VERRÀ PRESENTATO IL LIBRO "bella fratè" il cuore si alimenta anche di sogni, pubblicato ad Aprile 12.
È PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DELL’ ATTORE GIACINTO FERRO, DELL' EDITORE ALETTI DI ROMA E DEL DOTT. FRANCO BALLATI .
VERRANNO PROIETTATE DELLE IMMAGINI RELATIVE AL LIBRO PRESENTATO. SEGUIRA' UN DIBATTITO E RELATIVO RINFRESCO.
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TRAMA DEL LIBRO “BELLA FRATÈ” di ANTONIO MORETTA
È trascorso un anno abbondante dalla ultima pubblicazione del romanzo di Antonio Moretta dal titolo “Le Anguane”, per il quale lavoro ho scritto la prefazione a suo tempo. Mi trovo ora tra le mani il manoscritto di un’altra opera dello stesso autore con la richiesta di scrivere due righe di prefazione e di dare il mio giudizio sul lavoro. Non nego che la curiosità di sapere subito di che si trattava mi ha colto all’improvviso e mi ha fatto sorgere il desiderio di leggere di un fiato il volume “bella fratè”.
Mi sono chiesto subito cosa può aver mai scritto un impegnato adulto come Antonio sotto un titolo giovane e sbarazzino come questo? Lo conosco come uomo dal cuore allegro e dai sentimenti sempre giovani, ma i precedenti romanzi da lui scritti parlavano di vere e proprie storie di uomini e di donne immersi in un ciclo di vita molto, ma molto serio e ponderoso. Mi sono anche chiesto cosa Ho chiamato l’autore e prima di iniziare a legger il libro, ho chiesto di sapere cosa intende lui per “bella fratè”. La risposta è stata scontata: “caro Giacinto leggi il sottotitolo e cerca di immaginarne il contenuto”. Vero, verissimo, “bella fratè” è un saluto dialettale che oggi i giovani usano e scambiano normalmente tra loro per porgere il primo ed ultimo saluto durante un incontro. Tra loro è quasi una parola d’ordine per intendersi e separare con una chiave di accesso la loro classe di età ed il loro modo di “essere” rapportati con il resto del mondo. Difficilmente un figlio saluta il padre “bella fratè” ed il maestro non saluterebbe mai così il suo alunno. Di certo i ragazzi tra loro usano ormai in tutta Italia il loro “bella fratè”.
Il sottotitolo: “il cuore si alimenta anche di sogni”, significa che il loro mondo giovane e godereccio, tipico di quell’età, non basta; i giovani sanno che a questo si deve aggiungere un sentimento, un sogno ed una passione altrimenti la loro vita perde il sapore. Noi meno giovani sappiamo per esperienza che senza questi ingredienti il “vivere” rassomiglia più al “vegetare” e tutto resta un terreno arido in cui non germoglia che gramigna. Ho capito cosa vuole intendere l’autore, vuole mandare un messaggio ai lettori giovani e meno giovani attraverso novelle allegre, seriose e talvolta comiche liberando la fantasia al galoppo sfrenato e lasciando dietro la lettura una scia intellettuale fatta di sentimenti, emozioni e moralità. Desidera ricordare che il cuore non si inaridisce mai anche se l’età e le asperità della vita tendono a questo. Bisogna vivere alimentando i sogni e le passioni per stare solidamente al passo con i tempi e migliorare la qualità della vita.
Il libro praticamente è un terreno di comune incontro che può dare il via ad una serie di confronti alla pari tra giovani e meno giovani, comunque sempre divertendosi.
In un soffio ho divorato le pagine delle cinque novelle raccontate e mi sono divertito non poco nel constatare che la premessa è stata abbondantemente centrata. Il contrasto tra il sud ed il nord sembra non esistere alla luce dei viaggi di incontro visti in chiave ironica tra la “Terronia” e la “Polentonia/ Padania”. La lotta classica tra l’amor giovane e la voglia di essere e sembrare anziano, lascia sconfitto sul terreno il superficiale e lo sprovveduto per premiare chi ha la capacità di esprimere il sentimento e la passione.
La favola di Oceano è la descrizione del desiderio dell’uomo di crearsi un obiettivo; ovvero per dirla come Martin Luther King: “I have a dream” cioè io ho un sogno: l’eguaglianza tra i popoli di qualunque colore, religione ed etnia. Oceano non è altro che noi stessi davanti all’inconscio che ci arriva addosso all’improvviso e ci fa paura; ma quando lo si conosce a fondo tutto cambia e tutti noi cambiamo con lui. Il risultato è che siamo meglio di prima.
L’uomo deve sognare e perseguire il suo sogno. L’uomo che non sogna è un uomo senza storia, una pietra miliare immobile lungo la strada della vita.
La novella della politica è la fotografia sociale di ieri e di domani. È l’esempio lampante di come non si può fare un passo avanti se non si ha un sogno; se non lo si possiede non si può neanche preparare la strada del domani agli elettori ignari che affidano al loro rappresentante politico il loro domani. Caro Onorevole Barra prima di andare in politica si doti di un sogno. Non ce lo ha? Male! Lasci gli scanni della politica e vada in mezzo alla strada salutando i giovani: “bella fratè”, parli con loro e vedrà che gli diranno quali sogni deve adottare se non è capace di crearseli.
Il Sud ed il Nord dell’Italia e del mondo non sono altro che dimensioni geografiche, basta collegarle e travasare i giovani tra loro, mettere un sogno in mezzo e si vedrà che non esisteranno più diversità ed ostacoli. Basta ricordare che la cosidetta “Padania” è il sud dell’Europa e che la Sicilia e Calabria sono il nord del Mediterraneo. Tutto è relativo!
Corro a cambiarmi d’abito e voglio mettermi in “Blue Jeans” e maglietta “T- Shirt” per mescolarmi con i giovani del mio quartiere, per corroborare i miei sogni e per realizzarne di altri. Buona lettura amici e… bella fratè!
(Giacinto Ferro)
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