 | Bada bene, sfogliando queste pagine ti ritroverai/ a guardare attraverso il caleidoscopio dell’anima sua.../ Un caleidoscopio, senza fondo finale, così potrai vedere tutti i colori.../ nel fango e nella paura troverai i neri e tutti i bruni,/ proprio quando le tinte più cupe hanno vinto i suoi occhi./ Nel sole e nella vita, il giallo brillante/ nella passione il rosso e il desiderio.../ Nei tentacoli il viola soffocante,/ il grigio dell’immobile!/ Un’opacità impertinente in quello che non si può dire,/ il rosa pallido nelle tracce della nudità./ Troverai il colore che poteva esserci/ e quello che sicuramente ci sarà.../ Nelle strade dei viandanti sfumature riflesse/ di sorprese e interesse,/ arancione spensierato./
Ma se davvero vorrai sorprenderti,/ osserva la trasparenza,/ incoerentemente coerente,/ nel mostrarle tutte, senza paura,/ le ombre e le luci, le forme e i riflessi/ che riesce a vedere dialogando con il mondo.
(Stefania Todisco, filosofa)
Martina Sechi nasce a Roma nel 1986. Laureata nel 2009 presso la facoltà di Filosofia dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza” con una tesi sul Pensiero in Hannah Arendt, attualmente è iscritta al corso di laurea magistrale in Filosofia, Studi Teorico-Critici presso “La Sapienza”.
Nel 2007 inizia a studiare recitazione teatrale e nel 2011 si diploma presso la scuola di recitazione Teatro Azione, di Cristiano Censi e Isabella del Bianco.
Ha collaborato con la rivista di critica filosofica Kainos, scrivendo recensioni.
Ha partecipato al convegno “L’anima nell’arte” con la relazione Lo spazio del politico: Arendt, Foucault.
Con Aletti Editore ha pubblicato una poesia nella raccolta Habere Artem vol. VIII.
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