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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

"Vita nel binario" la prima opera di poesia di Angelo Eterno ( su News in Provincia). Intervista all'autore.

di Rassegna Stampa

Angelo Eterno vittoriese di 33 anni, dal 2001 vita romana, nella capitale. Dal diploma all’animazione turistica sino a scoprire la passione per la recitazione. Pochi mesi fa la sua prima fatica editoriale: “Vita nel binario”. Uno spaccato della propria vita dove dentro vengono catapultati pensieri e stati d’animo.
Un’intervista per imparare a conoscerlo meglio.


Domanda - Angelo, la vita dell’artista in senso lato, nasconde insidie, difficoltà ed a volte parecchie impossibilità. A 33 anni dove crede di essere giunto?

A. Eterno - In realtà credo sempre di non essere mai partito o per lo meno di aver mosso solo il primo passo con la faccia di chi si guarda intorno chiedendosi “… e adesso che succederà?”. Mi piace questo modo di pensare perché alla fine è lo stesso che adottano i bambini quando iniziano a camminare, un passo dopo l’altro bramosi di conquistare con la propria tenacia la piena libertà nel poter andare da soli, certo di cadute se ne fanno tante, ma come loro, sempre in piedi pronti al prossimo passo verso la corsa spensierata.

Domanda - “Vita nel binario”, fatica editoriale che cela, tra le altre cose, il messaggio di un figlio deluso dalla propria terra, che per alimentare i propri sogni ha dovuto scegliere “lidi” migliori?

A. Eterno - Rispetto alla sua domanda, non posso fare altro che risponderle con questa frase: “… Cu nesci, n’arrinesci”. Era mia nonna che la ripeteva sempre quando le raccontavo di qualche piccola vittoria in ambito artistico e non su terra “Continentale”. In queste parole è racchiusa la carica e la forza di cui mi sono nutrito nei momenti più difficili facendone tesoro. In quanto alle delusioni non credo di averne, la mia terra mi ha dato tanto e continua a darmi tanto; anche sul fatto di essermi spinto verso “lidi” migliori, non la vedo come una cosa negativa anzi come una marcia in più che altri non hanno.

Domanda – Vive la propria quotidianità a Roma. Nella vita svolge la mansione di informatico, ma un grande posto nel cuore è dedicato alla recitazione. Quanto ritiene possibile un futuro da attore affermato?

A. Eterno – Nella vita tutto può accadere, credo molto nelle coincidenze anche se la fortuna fa gran parte del gioco. Non c’è dubbio che il talento e la preparazione artistica siano le basi solide affinché tutti questi ingredienti possano dare frutto ad un buon e duraturo risultato. Cerco di vivere il momento, la filosofia dell’ “hic et nunc” vivendo con consapevolezza il presente fatto di piccole soddisfazioni e sacrifici. La difficoltà sta ovviamente nel fatto di dover gestire lavoro e passione, ma devo dire che fino ad ora è andata abbastanza bene.

Domanda – Vittoria, la Sicilia, la provincia iblea. Descriva questi tre luoghi e li metta in relazione con le scelte di vita da lei intraprese.

Eterno - Vittoria è una città fatta di contraddizioni e molte sfumature, capace di mantenerle inalterate nel tempo, se dovessi associarla ad un artista, beh sicuramente sarebbe Escher. La Sicilia in generale è una grande terra di culto e tradizioni, fatta di colori accesi e animi vivaci. La provincia iblea è molto affascinante, sembra un piccolo mondo a sé identificato fortemente da carrubi e dalla classica pietra bianca, il paesaggio è collinare dove si può scorgere facilmente lo sconfinato mare, tutto questo è sicuramente presente e vivo in gran parte della mia opera.

Domanda - Un’ultima domanda. Quanto ha scelto di vivere la propria “vita nel binario”, non sarebbe meglio essere “treno”?

A. Eterno – “Vita nel binario” vuole essere quasi una provocazione rispetto a quanto stiamo vivendo nella società di oggi. La genericità del titolo potrebbe far riferimento a qualsiasi argomento, d’altra parte già appena nati riescono a metterci dentro un binario con le solite convenzioni sociali, dove sta l’abilità? Arrivare alla leva dello scambio, impugnarla con il coraggio a due mani e tirare cambiando semplicemente direzione. Un treno?! No grazie! Preferisco essere una Littorina a gasolio inarrestabile, tappa dopo tappa lentamente, osservando e godendo di tutto il panorama possibile.


(Intervista pubblicata sul giornale “NewsInProvincia”)

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