| I sentimenti immediatamente vissuti rappresentano nel romanzo la nota dominante di un dramma, i cui protagonisti sono spettatori impotenti di fronte alla incommensurabilità dolorosa degli eventi della vita. L’emergere dei ricordi dai fondi abissali dell’anima primitiva cancella la linea di demarcazione tra reale e irreale e tinge di una tristezza ineludibile la quotidianità dei due giovani amanti. L’onnipotenza del mondo affettivo infantile, con cui essi credono di poter arginare la ineluttabilità del destino, cozza con la cruda imprescindibilità del mondo oggettuale. Crollano i sogni così teneramente perseguiti e amaro diventa il risveglio. La perdita dell'oggetto amato trascina l'io nel narcisismo primitivo, con rottura dei rapporti con la realtà esterna.
Benito Peluso, nato nel 1939, vive a Cianche (AV). Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Napoli, dopo un breve periodo trascorso come medico di base, si è specializzato in malattie Nervose e Mentali presso la stessa Università. È seguita una intensa ultra trentennale attività presso l’azienda ospedaliera “Rummo” di Benevento. Psicoterapeuta di estrazione freudiana, ha pubblicato una serie di articoli a livello divulgativo, con particolare riguardo alla psicopatologia infantile. Originali gli articoli sulle psicosi funzionali, ove l’Autore propone un proprio modello interpretativo. Discreto successo ha ottenuto il testo Compendio di Psicopatologia, pubblicato nel 1988. Di recente pubblicazione è il testo La proteina di Dio, saggio sul peccato originale. Attualmente dirige il Centro studi di ricerca sulla proteina perduta, presso il Residence per anziani “Villa del sorriso” a Cianche, suo paese natio. e-mail: benitopeluso.1939@libero.it
pp.112 €13,00
ISBN 978-88-591-0096-6
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