 | Queste poesie e la loro concatenazione fanno parte di un percorso di vita: il percorso della femminilità «dissotterrata», liberata, urlata. Di una femminilità selvaggia che prende avvio dai sensi per riscoprire un mondo che le appartiene e che nessuna convenzione, regola o nessun conformismo morale e religioso è mai riuscito a reprimere.
L’Amore si fa, quindi, grido. Richiamo e rivelazione esistenziale nel senso più puro. Avvio di un percorso che trasforma alchemicamente il dolore in una consapevolezza nuova.
È l’Amore che grida nella foresta e nelle caverne dell’anima, quello celebrato in queste poesie; l’Amore il cui Mistero, suadente e terribile come tutto ciò che è inconoscibile nella sua essenza, realizza la redenzione «per vie traverse», seguendo la traccia di un richiamo ineluttabile.
Salvezza e dannazione, allora, s’incontrano e scompare il chiaroscuro della loro opposizione. Il trionfo dell’Amore si fa resa e il sacrificio, che è anche e soprattutto disperato riscatto, richiama riti tribali con corpi in danza sotto la luna; corpi vivi attorno al fuoco di una consapevolezza che appartiene alla terra e, come tale, indomabile e «incivilizzabile», perché pulsazione selvaggia della natura posseduta e riposseduta attorno alla stessa fiamma, distruttrice e creatrice, della santa follia degli amanti.
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Annalisa Scialpi è nata a Martina Franca (Taranto), dove attualmente vive.
Pedagogista, ha collaborato con varie testate locali, esordendo con la pubblicazione di racconti e di poesie, alcune premiate in concorsi nazionali.
Del mio sangue ti aspersi - poesie d’amore è la sua prima raccolta poetica.
Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.80 €12,00
ISBN 978-88-6498-854-2
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