| «Oscar Wilde, Guy de Maupassant, Ray Charles, Renato Guttuso, Giulio Andreotti, Vittorio Gassman, Bruno Bottai, cardinale Tonini, cardinale Locatelli, padre Virgilio Rotondi e tanti ancora: il mondo è transitato da qui».
Se Oscar Wilde fosse in vita, non pronuncerebbe più il suo concetto diffidente sul giornalismo: “La differenza tra letteratura e giornalismo? Il giornalismo è illeggibile e la letteratura non è letta”.
Giornalismo e Letteratura: due mondi diversi che percorrono nel contempo strade parallele per poi conglobarsi nella stessa materia, nella stessa lingua. Due mondi uniti da uno stretto rapporto di convivenza nato istintivamente e con dinamicità, condizionato dalle vicissitudini storiche.
In epoca recentissima esiste una nutrita lista di giornalisti-scrittori che con dedizione trasportano il loro “sapere” verso le arti letterarie.
Personalmente, conosco una giornalista che ultimamente ha fatto molto parlare di sé per il suo percorso di scrittrice, avendo deliziato con la sua competenza i lettori amanti della letteratura col suo ultimo libro: “Grand Hotel et des Palmes – Storia e Mistero” scritto da Melinda Zacco.
Un libro concepito per collocare un tassello che mancava nella storia di Palermo, città d’arte per eccellenza grazie alla diversificazione culturale susseguita all’avvicendarsi di popoli che hanno lasciato orme di grande ingegno artistico e letterario.
Melinda, nello studio del suo appartamento, mi riceve per sfogliare le pagine del suo prezioso volume, di cui esistono solo 120 copie numerate.
Nel visionarlo, mi soffermo sulla custodia realizzata elegantemente in legno di radica di ulivo. Sfilo il volume: la copertina in puro cuoio, con incisioni in oro zecchino, riporta il ritratto e la firma autentica di Richard Wagner, uno dei tanti nomi illustri transitati nello storico albergo. Il tutto impreziosito da un annullo postale speciale, con un francobollo di grande rarità.
“Grand Hotel et des Palmes – Storia e Mistero” è l’unico libro al mondo realizzato artigianalmente con una particolare carta in puro cotone Linters, prodotta secondo le antiche tecniche Arabo-Normanne dal mastro cartaio Franco Conti di Acireale (Ct).
Nella prima parte del volume, l’autrice con un linguaggio semplice e scorrevole si sofferma sulla storia dell’albergo, che nasce come casa nobiliare, intorno alla metà dell’800, voluta dalla famiglia Ingham-Withaker. Verso la fine dell’800, questo palazzo fu venduto dagli Ingham ad un certo Ragusa, che da buon genovese, molto ferrato nel commercio, capì che Palermo era meta preferita dai tour della cultura anche per il clima mite e salubre.
Sfogliando il volume, la mia attenzione si sofferma sui vari disegni, aforismi dalle firme più prestigiose di noti personaggi storici, politici, musicisti… che nel corso degli anni sono transitati da questo splendido albergo in stile liberty.
Essa stessa mi spiega che sono stati raccolti pazientemente da Toti Librizzi che per circa quarant’anni ha svolto, in questo luogo, la professione di barman.
Melinda Zacco, con la pubblicazione di questo libro, ha evidenziato un profondo legame per la sua città: « “Grand Hotel et des Palmes – Storia e Mistero” rappresenta un palcoscenico affascinante – commenta Melinda Zacco – chiave di ricordi che fanno la storia di oggi. Infatti chi non sa che al “Grand Hotel et les Palmes” dimorò a lungo, con la moglie Cosima, il famoso compositore Richard Wagner, che termina qui il suo capolavoro “Il Parsifal”? Egli amava stare seduto su uno sgabello di legno, impreziosito d’oro zecchino e tappezzato di damasco rosso, cullato dal suono della sua spinetta, che sparirà durante i trambusti della seconda guerra mondiale. Che dire, ancora, di Raymond Roussel, lo scrittore sommo di “Locus Solus”, ospite nella stanza n. 139 al primo piano dell’albergo, trovato morto il 14 luglio 1933 dentro la vasca da bagno, tra alcol e droghe, e con i polsi tagliati. Suicidio o delitto? L’autista di Roussel scompare all’improvviso; Charlot Fredez, la sua infermiera-accompagnatrice, ha troppa fretta; il medico che lo dichiara morto da ben dieci ore sorvola sui particolari. D’altra parte, qualche tempo dopo, le stanze antiche dell’Hotel et des Palmes, forse in conseguenza di questi inesplorati misteri, si sarebbero popolate di funesti personaggi come Calogero Vizzini di Villalba, Genco Russo di Mussomeli, oltre al boss dei boss, Lucky Luciano, inviato espressamente dall’America, i quali di questi luoghi, che pur avevano ispirato “Il Parsifal”, faranno occasione per summit di mafia, nel corso dei quali patti, alleanze, congiure fra società civile, delinquenza e politica, avrebbero contribuito a inselvatichire la Sicilia.
Ma infine, chi può dimenticare Oscar Wilde, Guy de Maupassant, Ray Charles, Renato Guttuso, Giulio Andreotti, Vittorio Gassman, Bruno Bottai, cardinale Tonini, cardinale Locatelli, padre Virgilio Rotondi e tanti ancora coinvolti in questo affascinante carosello? Il mondo è transitato da qui».
È vero! Il mondo è transitato da qui ed ancora transita con una mescolanza omogenea di artisti, politici e uomini d’affari che animano le lussuose sale d’albergo. La clientela, sempre tanto raffinata, è innamorata della hall che è tra le più belle del mondo.
Nel congedarmi dalla giornalista-scrittrice, esprimo l’entusiasmo che ho provato nel poter visionare un volume di così alto valore storico-letterario. Intuisco dal suo sguardo l’amore per il suo lavoro, esaltato dalla sua ferrea volontà di attuare una escalation anche nel campo editoriale con altre prossime opere, arricchendo il patrimonio storico Nazionale.
Alla Fiera Internazionale del libro al Cairo, il libro di Melinda Zacco è stato l’unico libro ad entrare a far parte della preziosa e storica biblioteca di Alessandria d’Egitto. E in occasione della Fiera Internazionale di Torino, il libro è stato donato dall’autrice anche alla Biblioteca centrale della Regione Siciliana “Alberto Bombace”.
Prossimamente, sarà esposto alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte per poi sbarcare oltreoceano, negli Stati Uniti.
(Articolo di Amedeo Lo Cascio, pubblicato su Orizzonti n.29)
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