| Mentre sta per uscire il suo nuovo libro di poesie “Orizzonti squarciati” (Aletti Editore) la saggista dice: «Non arrendetevi mai»
Chiavari - «La felicità è come un boomerang: la riceve solo chi la dà». A parlare è Ornella Morozzi, scrittrice, poetessa, saggista e autodidatta in «medicina alternativa», chiavarese d’adozione dal 1974. Mentre sta per uscire il suo ultimo libro di poesie, “Orizzonti squarciati”, edito da Aletti (diversi i temi trattati, dall’amore alla politica, dalla medicina alternativa all’etica), la Morozzi racconta la vita travagliata e il suo ritorno, finalmente, ad essere serena.
«Sono stata inghiottita da acque tempestose, ma ora sono pronta ad assaporare ogni giorno la vita e le sue meraviglie – dice-. Un argomento che tratto bene in una poesia a me cara, “Canne al vento”, simbolo della rinascita dopo la caduta».
La poetessa, 73 anni, spiega che riscoprire sin da giovane la medicina alternativa l’ha salvata da diversi malori, tumori compresi: «Avevo una cefalea continua, e la medicina cinese mi ha fatto capire che ero allergica agli antibiotici; allo stesso modo, con cure alternative, frutto di mie ricerche personali, mi è andato via un linfonodo al fegato: gli stessi medici tradizionali hanno visto i risultati. Il messaggio che vorrei inviare è di non arrendersi mai, ci sono sempre strade diverse da seguire: non bisogna mai perdere la forza interiore».
La Morozzi, un vero vulcano di idee e progetti, si fa ordinare in farmacia le medicine che fa pervenire dalla Cina.
«Sono arrivata a non ragionare più, ad avere momenti bui: ma non mi sono arresa. La nostra testa guida tutto, influenza il nostro corpo: siamo quello che mangiamo. I tumori derivano dai nostri malesseri: certo, c’è chi è più predisposto, ma tutto parte da noi. Dobbiamo avere più cura di noi stessi».
Diversi i riconoscimenti dati alla poetessa: tanto per citarne qualcuno, menzione speciale d’onore dell’Università Saggi letterari “Franco Romani” di Roma; altra menzione di «Penna d’Autore» di Torino; tra gli ultimi premi, è stata l’unica chiavarese ad essere premiata con targa Carige (giugno 2011), al premio letterario internazionale Ida Baruzzi Bertozzi. Figura poi nel volume de “I grandi classici della poesia italiana”, sia del 500 che del 600, in mezzo a figure come Ariosto, Tasso o Chiabrera.
Nel suo ultimo libro di poesie “Orizzonti squarciati”, il terzo dopo “Adesso che sono intera” (Il Picchio” e “Libera voce, libero stato” (Aletti), compaiono pensieri sagaci e profondi: «Il mio desiderio non è solo quello di esprimermi, ma anche far riflettere e far interrogare. Piccoli squarci per vedere la luce».
(Il Nuovo Levante, 27 gennaio 2012)
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