| “Goliardia è cultura e intelligenza.
È amore per la libertà e coscienza delle proprie responsabilità socialidi fronte alla scuola di oggi e alla professione di domani;
È culto dello spirito, che genera un particolare modo di intendere la vita alla luce di un’assoluta libertà di critica, senza pregiudizio alcuno,di fronte a uomini e istituti;
è infine culto delle antichissime tradizioni che portarono nel Mondo il nome delle nostre libere Università di Scholari.”
(Definizione di «Goliardia» data nell’Aprile del 1946 dai Principi della Goliardia Italiana)
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Liomax D’Arrigo ci riporta indietro, a come si viveva l’Università degli Studi di Roma negli anni 50, nel periodo della rinascita della “Goliardia”… quando chi entrava all’Università da “Matricola” cercava disperatamente di ottenere “il Papiro”…
Quando ogni discussione trovava una risoluzione rispettando l’anzianità conquistata, dimostrata dai “Bolli”…
Quando, portare la “Feluca” con più ciondoli o far parte della “Polizia Goliardica” con lo spazzolino del water a far da manganello, era un segno di distinzione…
Quando il rispetto delle regole diventava fonte di divertimento.
In questo quarto libro autobiografico, raccontando i suoi anni dell’Università vissuti con entusiasmo, Liomax trasmette al lettore l’amarezza per il torpore in cui è caduto nei giorni nostri lo spirito goliardico. Ma nel ricordarlo, insieme, ci rende inconsapevoli testimoni di uno spirito ancora vivo che attende solo di essere risvegliato da chi come lui, in maniera determinata, vorrà ritrovarlo!
(Gloria D'Arrigo)
Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp.80 €13,00
ISBN 978-88-591-0002-7
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