| Lirismo e romanticismo sono le prerogative essenziali delle poesie di Anna Manzo, che abbraccia una vasta serie di tematiche che appartengono alla sua vita personale.
È uno sfogo liberatorio alle pulsioni interiori, come si evince dal titolo della raccolta “La voce del mio cuore”.
È il percorso dell’anima, attraversato da luci e ombre, in cui prevale uno spirito comunque positivo, ma al tempo stesso malinconico e ricco di riflessioni.
Tre poesie mi sembrano evocare con forte proprietà di espressione emozionale questo percorso.
“Il primo amore” rievoca il ricordo, e in questo rimembrare c’è tutto il senso della evoluzione che l’essere umano compie dall’adolescenza alla maturità: cambia la valutazione del vissuto e questa mutazione contraddistingue il passaggio dalle infatuazioni giovanili ad amori più completi.
“Credere nella vita” esprime un messaggio positivo, ovvero scoprire se stessi e i propri valori evitando di ripetere gli errori della gioventù.
“Come è dolce questo nome”, è l’accusa che la poetessa lancia a se stessa nel non saper essere all’altezza di comprendere il sentimento della madre.
È un evidente bisogno di catarsi, l’urlo liberatorio di chi chiede perdono nel momento in cui ha analizzato e vissuto il percorso di mamma e acquisisce la consapevolezza dei propri errori quando ormai è troppo tardi, ma, si sa,i rapporti tra madre e figli sono molto spesso conflittuali.
“Uno come te” esprime una grande passionalità, e mostra come la condizione di innamorato porta ad esaltare a dismisura le qualità dell’amato, ma quando l’amore lascia spazio al realismo emergono inevitabilmente anche i difetti.
Interessante il dualismo di ciò che viene definita “doppia personalità” e che in misura più o meno evidente appartiene a ciascuno di noi.
Le poesie di Anna Manzo mostrano un’attenta analisi psicologica delle problematiche esistenziali e l’anelito di far trasparire con limpidezza la voce del suo cuore.
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“Il vento soffia sul mare ed altri racconti” - L’humanitas e il pathos nella narrativa di Anna Manzo.
Le qualità narrative della scrittrice Anna Manzo si esplicano in questa raccolta di racconti con la naturale schiettezza di chi ha intrapreso la strada della letteratura quasi per hobby e si trova a raggiungere nel percorso quella capacità di linguaggio che le deriva non solo dall’essere insegnante, ma soprattutto da una vocazione forse sopita per tanti anni e poi esplosa improvvisamente quando ha potuto dedicarsi a questa passione.
La caratteristica fondamentale di Anna Manzo è quella di saper colorire le espressioni del linguaggio narrativo al punto di stimolare la suggestione del lettore, come se si trovasse non più davanti ad un libro, bensì di fronte a uno schermo cinematografico.
I personaggi della scrittrice assumono connotati ben precisi nel loro aspetto interiore, nella loro personalità: mai si concede una divagazione frivola nelle sue descrizioni.
È un gioco di sguardi, di innamoramenti, di dialoghi tra uomini e donne che si incontrano e poi si trovano fino a scoprirsi anime gemelle vivendo la loro storia nel contesto di valori semplici, immediati, quotidiani in cui trovano una felicità di coppia e una realizzazione.
Ci sono racconti in cui vengono inserite tematiche di indagine poliziesca come “Il vento soffia sul mare” e qui emerge la fantasia e la creatività della scrittrice, che va a sviscerare nel dettaglio il procedere delle indagini con grande proprietà di linguaggio, e la capacità di tenere il fiato sospeso fino all’ultima frase del racconto.
Interessante “Amara vendetta”, che ricorda con stile pirandelliano gli intrighi di paternità vere o presunte, in uno scenario narrativo basato sulla psicologia dei tre personaggi essenziali, tutti femminili, in cui due si scoprono sorelle attraverso l’indagine di un’adolescente che non vuole rinunciare a scoprire l’identità di suo padre.
“Un sogno spezzato” è un racconto dalla trama più semplice e lineare. Rivela l’inganno di un uomo che pur essendosi sinceramente innamorato di una ragazza, le nasconde di essere legato da un vincolo matrimoniale. Vicende abbastanza consuete nell’eterna storia dell’attrazione tra uomo e donna.
“Il coraggio di andare avanti” è una struggente storia di un uomo coinvolto in un tunnel da investimenti economici sbagliati, che si sente costretto ad abbandonare la sua famiglia e si riduce nella condizione di barbone. Ma il vincolo familiare è troppo forte, ed è proprio questo motivo a ricondurlo verso gli affetti più cari e a trovare il riscatto alla sua esistenza.
Anna Manzo è scrittrice dei sentimenti e degli intrighi, costruiti in parte su base autobiografica e in parte con la fertile fantasia di chi rivela una evidente vocazione per la narrativa e la capacità di far vivere ai propri lettori sensazioni che appartengono alla vita di ciascuno di noi, come fossero proiettate su una pellicola cinematografica.
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