| Volete lasciare il vostro partner e non sapete come fare? Non abbattetevi; potete scegliere uno tra i 100 modi consigliati da Cécile Slanka nel manuale “Ciao amore, ciao amore, ciao”.
Alcuni esempi? C’è il modo diretto: «Non è che non ti amo più… Più che altro credo di non averti mai amato».
O, ancora, quello sommario: «Caro… arrivederci e grazie di tutto».
Poi abbiamo quello semplice: «Caro, ti lascio».
Il classico: «So che non ti merito, e mi fa orrore ferirti in questo modo, ma ho proprio bisogno di riprendermi i miei spazi…».
Poi, quello cattivello: «Caro mi dispiace ma in cantina non ci sono più corde, le ho usate tutte per legare le mie cose sul tetto della macchina; però in bagno c’è ancora un bel po’ di Valium».
E dulcis in fundo, quello perfido: «Caro, ti lascio la macchina nello stesso stato in cui hai ridotto il mio cuore».
Scommetto che anche voi vi starete domandando la mia stessa cosa: c’era proprio bisogno di un libro?
(Dalla rubrica “Pillole - le notizie curiose dal mondo della cultura” di Carlo Tetali)
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