| ALDO NOVE
«Io direi LEGGERE. No, davvero, è fondamentale autostimolarsi a leggere, ma a leggere veramente di tutto. La ricerca è in fondo orientata sempre verso il linguaggio e non verso un linguaggio che sia notevole: la notevolezza di un linguaggio la senti tua nel momento in cui la trovi dentro e la consideri notevole in quanto vicina al tuo modo di vedere le cose e di esprimerti. Ma il linguaggio, prima di diventare questo, è soprattutto nascosto in tutto quanto non è letteratura. Quindi può andar bene leggere i classici, okai?, ma vuoi mettere tutte quelle riviste modello “Cronaca Vera”, con dentro immagini e parole di una banalità così violenta da essere efferata per definizione? Incredibile. Mai perdersele. Non c’è nulla di più pulp…».
DOMENICO STARNONE
«Leggere molto per esercitarsi a usare uno strumento che è complesso; bisogna acquisire molte tecniche fino a diventarne padrone e pensare dello scrivere come un mestiere che richiede una competenza, non come uno sfogo per cui ci si siede alla scrivania e si buttano giù un po’ di frasi: questo al massimo è il primo stadio, su cui bisogna lavorare molto.
Poi bisogna rivolgersi agli editori, agli scrittori, a chiunque sia avvicinabile, per farsi leggere.
Poi ci sono le riviste, provare la via delle riviste con i propri racconti».
(Dalla rubrica «Consigli d’Autore», a cura della redazione della rivista «Orizzonti»)
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