| Paul Gauguin, contemporaneamente alla separazione dalla moglie Mette Sophie Gadde e alla malattia del figlio, cadde in miseria e fu costretto a svolgere i mestieri più umili. Così nell’inverno del 1885 lavorò come attacchino, ossia incollava i manifesti sui muri delle case.
Ricordando quel periodo scrisse in una lettera: “Fa freddo, qui c’è la neve, io dormo su una panchina, avvolto nella mia coperta, quando Clovis si è ammalato di vaiolo avevo in tasca 20 centesimi e da tre giorni mangio a credito pane secco. Ho cercato lavoro, un qualsiasi lavoro, sono finito ad attaccare manifesti alla stazione, per 5 franchi…
(Dalla rubrica «Pillole», a cura di Carlo Tetali, rivista «Orizzonti»)
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