| CALOLZIO. Due poetesse di indiscussa bravura. L’una riflette con profondità sul sociale, l’altra scava nei sentimenti interiori più veri.
Lina Salvi ed Eleonora Cogliati sono state definite con queste parole durante la serata dedicata alle loro opere, organizzata martedi presso l’equolibreria “L’Altra Via” di via XXIV Maggio.
Samuele Scognamiglio, Alfredo Panetta e Germana Marini le hanno presentate al pubblico intervenuto per conoscere le poesie raccolte nei volumi “Dialogando con C.S.” e “Gocce di emozioni”. La prima, firmata da Salvi ha ricevuto il premio Sandro Penna per l’inedito nel 2010, mentre Cogliati ha conquistato “Firenze Capitale D’Europa” nel 2011. Due esempi di poesia che nasce dall’anima, di lavori forse meno noti di quanto meriterebbero, ma di comprovata qualità.
“Compongo poesie da molti anni e la mia prima significativa pubblicazione risale al 2003 - racconta Salvi – mi occupo di temi delicati, legati al sociale e non solo. La mia è una poesia di ricerca, non dei sentimenti, mi piace riflettere sulle cose che ci circondano, sulla realtà che ci riguardada vicino rispetto all’intimità dell’uomo”. Nella serata proposta presso l’equolibreria Salvi ha letto alcuni versi da lei dedicati alla vicenda di Eluana Englaro, senza dimenticare le poesie comtemporanee.
Diversi i temi trattati da Cogliati, rispetto alla quale Marini ha tracciato un parallelismo con l’opera di Antonia Pozzi. “Eleonora si aggrappa all’energia vitale che emerge dalla natura, mettendo nero su bianco una poesia autentica e profonda”. Cogliati stessa ha quindi commentato la propria esperienza artistica, nata pochi anni fa. ”Tutto è iniziato da un risveglio notturno. Mi è venuto un desiderio quasi improvviso di scrivere e nel Luglio 2009 ho iniziato a comporre. La mia è una poesia di istantanee, frutto di pensieri e sentimenti che cerco di esprimere di getto, ascoltando quello che provo dentro di me”.
Anche Calolzio, almeno per una sera, ha saputo riscoprire un’arte nobile e delicata, quella della poesia, capace di arricchire sia chi scrive, sia chi legge.
(m.f.)
Da “La gazzetta di Lecco”, Sabato 17 Dicembre 2011
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