| E già, forse qualcuno ci avrà pensato - di far seguire corsi di arte contemporanea al personale delle ditte di pulizie - dopo che un’opera d’arte, valutata 800.000 euro, è stata “spazzata via” per errore.
L’episodio, accaduto a Dortmund, ha per protagonista una donna delle pulizie del Museum Ostwall, che ha scambiato, per sporcizia, un’opera d’arte esposta: When it starts dripping from the ceiling (letteralmente “quando incomincia a piovere dal soffitto”) di Martin Kippenberger, artista tedesco scomparso nel 1997.
L’eccessiva “diligenza” della donna ha di fatto “distrutto” l’installazione che consisteva in una serie di listelli di legno a formare una torre con sotto una cofana, dentro cui c’era una mistura di gesso verniciato a simboleggiare l’acqua cristallizzata.
Scambiandola per dello sporco l’addetta alle pulizie ha svuotato il contenuto della cofana e l’ha lavata energicamente fino a renderla lucida. Ora il contenitore è vuoto e splendente, ma l’installazione è rovinata per sempre: impossibile riportarla al suo stato originale, come ha dichiarato lo stesso portavoce del museo. E come se non bastasse, l’opera non è di proprietà del museo, ma di un privato che l’aveva data in prestito!
Non è la prima volta che succede un fatto del genere. Sempre in Germania, a Dusseldorf, nel 1986 la stessa sorte è toccata ad un’altra opera, capitata tra le mani solerti di un’addetta alle pulizie che l’ha gettata nella spazzatura. Si trattava di A grease stain (“Una macchia di grasso”), dello scultore Joseph Beys, che, come evidenziato dall’emblematico titolo, era un ammasso di cinque chili di burro. C’è dire? Si sa che i tedeschi sono ligi al dovere; forse, però, in alcuni casi, anche troppo!!!
(Dalla rubrica "Pillole", a cura di Carlo Tetali, della rivista Orizzonti)
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