| Nella biografia di Gabriele D'Annunzio si rintracciano diversi aneddoti che ne mettono in risalto la personalità esuberante ed energica, il carattere orgoglioso e combattente, come quello che lo vede battersi in duello contro l'amico Edoardo Scarfoglio, il quale, commentando sul suo giornale l'opera dannunziana "Isaotta Guttadauro", ne riscrisse il titolo trasformandolo in "Risaotta al Pomidauro".
Oppure il pranzo con il giornalista Jarro, durante il quale in poeta si lamentò di non sentirsi troppo bene e di aver fatto indigestione.
- Sì - gli rispose Jarro - sei troppo "pieno" di te.
Nel 1887 fece una crociera con l'amico De Bosis e scelse lui i marinai che avrebbero lavorato sull'imbarcazione. Scoppiò una violenta tempesta, che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia a causa della totale inettutudine dei marinai.
All'amico che gli chiese perché avesse scelto proprio loro, rispose: "Si chiamavano Valente Valori e Ippolito Santilozzo. Dove avrei potuto trovare due marinai con nomi altrettanto altisonanti?"
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