 | Poetria: “Bagliori fuggenti/ di un appassionato sentire/ che si trasformano in parole/ nel magico momento/ della poesia”
«Sono nata, poco dopo la fine della guerra, nel giugno 1945, in un casello ferroviario di un minuscolo paese dell'astigiano, dove i miei genitori, “sfollati” dalla grande città capoluogo piemontese, si erano recati, ospitati dai nonni paterni, custodi e gestori di un piccolo passaggio a livello.
Mio padre, alto, biondo, con gli occhi grigio-azzurri, altoatesino di origini materne austriache, e mia madre, piccolina, bruna con gli occhi neri, di origini siciliane, si erano sposati l'anno precedente a Torino, ove essa era nata, essendo ivi immigrato mio nonno, dopo la grande guerra, per lavorare nella rinomata fabbrica cittadina.
Di quel luogo natio, dove ho trascorso il primo anno di vita, nutrita con il latte di una capretta allevata nell'aia del casello, non essendovi più tornata, mi è rimasto soltanto un inconscio ricordo del fischio del treno, che, sino all'età adulta, ogni qualvolta mi capitava di risentirlo, destava in me uno strano richiamo angoscioso.
All'età di dodici anni ho scritto la mia prima poesia, intitolata La gomma, che ho poi stracciato, colta dalla vergogna per essermi dedicata ad essa, mentre ero stata rimandata in latino ad ottobre e mia madre, dopo essersi allontanata da casa in mia assenza, riappacificatasi con mio padre, era nel frattempo tornata, dicendomi che lo aveva fatto per me. All'età di quindici anni, presi la mia vita nelle mie mani, con un senso di rivalsa enorme. Mi rivedo ancora su quel treno, quando, da sola, lasciai quell'ultimo paesino dell'ultima valle confinante con l'Austria, dove mio padre aveva voluto che ci trasferissimo, sperando di ricomporre, ancora una volta, la propria famiglia, e tornai a Torino, a vivere con i nonni materni […]
Col tempo, mi sono resa conto che, accanto alla mia vita reale, era nata e cresciuta con me una parte interiore, che ho sempre tenuto nascosta, dominata da un forte anelito di libertà assoluta, già sin dall’infanzia. […]
E poco per volta la mia ansia di rivalsa si è placata, lasciandomi in eredità la consapevolezza di avere costruito il mio cammino con le mie sole forze, che, continuamente rinnovate da una sotterranea ribellione, mi hanno condotto sempre più lontano da quella realtà che, stretta attorno a me, mi aveva fatto soffrire.
Al raggiungimento di questa consapevolezza è ispirata la poesia Storia di una vita in fuga.
Tutte le poesie, da me scritte d’impulso, a matita, su fogli subito riposti in un album di fotografie, sono rimaste a lungo chiuse in un cassetto, che ho riaperto soltanto poco tempo fa. Rileggendole, ho provato una profonda commozione, che si è riversata in una nuova poesia, intitolata Poetria., come la raccolta contenuta in questo libro, perché, pur aggiungendosi alle altre, in un certo senso le comprende tutte».
Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.44 €12,00
ISBN 978-88-6498-760-6
Continua a seguirci su facebook al seguente link
http://www.facebook.com/alettieditore |