| Il racconto si snoda attraverso l'esperienza dei protagonisti che sognano un futuro sereno in una terra libera e si ritrovano a seguire l'incalzare degli eventi che coinvolgono l'intera popolazione tunisina, assetata di giustizia.
Il profondo desiderio di giustizia e di libertà del popolo, messo a dura prova anche in Paesi Occidentali come l'Italia, sembra trovare uno spiraglio luminoso dopo la rivolta del nord Africa. Il popolo tunisino, vittima di un dittatore senza scrupoli, stampella del mondo occidentale, si è ribellato e, compatto, grazie anche al sapiente utilizzo di social network come Facebook e Twitter, ha smascherato il crudele gioco del tiranno, divulgando al mondo intero i suoi tentativi di dura e feroce repressione. Questo popolo ci ha fornito un chiaro esempio di come si possa ancora sperare in un futuro di libertà dove le speculazioni finanziarie e la corruzione lascino il posto ad una corretta forma di democrazia.
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Gianna Binda nasce a Veleso (Como). Laureata a Pavia come Tecnico di Laboratorio Medico-Biologico, ha lavorato dapprima all'Ospedale Sant'Anna di Como, in seguito, per conciliare gli impegni familiari con l'attività lavorativa, si è dedicata all'insegnamento. Laureatasi in Farmacia collabora in una farmacia di Lugano. Alla sua quarta opera narrativa, esprime la sua sensibilità anche in poesia e si dedica alla vita sociale e politica del territorio con impegno mirato a stimolare nelle persone la comprensione e la consapevolezza che tutti apparteniamo ad uno stesso Universo e, quindi, siamo figli del Mondo, senza barriere né pregiudizi, né prepotenze.
Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp.104 €13,00
ISBN 978-88-6498-847-4
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