| Sabato 3 Dicembre
ore 18.30
Presentazione del libro "Tra Valli e Vandee" (Aletti Editore)
di Antonio Iacona
presso i locali “Spazio Al-Cantàra”
Via Puglia 116/B – (Piazza I Viceré)
Catania
Interverrà all’incontro Pucci Giuffrida (Titolare Azienda Al-Cantàra)
Letture poetiche dell’attrice Chiara Bentivegna
Sarà presente l’Autore
***
In viaggio, tra valli e vandee, fino alle regioni dell’anima di Antonio Iacona
Alla ricerca di una risposta. Forse per questo nascono le raccolte di poesie. Forse ancor più dei romanzi, ancor più delle opere teatrali o, addirittura, dei diari più o meno intimi. Forse vogliono albergare sullo stesso piano delle preghiere. Chissà?!
Anche per questo, una raccolta di poesie ci mette di più a nascere, a crescere, a svilupparsi. È stato il caso della mia prima raccolta poetica, A metà del cielo: prima di lei hanno visto la pubblicazione un romanzo, molti racconti, saggi letterari. Poi, un giorno, la luce, anche per lei, attraverso le pagine ingiallite di una elegante silloge, come i raggi del sole che penetrano dalle vetrate colorate delle cattedrali gotiche.
Cosa raccontavano, quelle poesie? Parlavano la stessa lingua di quelle di oggi, di questa raccolta Tra valli e vandee. Una lingua internazionale, quella della poesia. E quindi, forse, senza presunzione alcuna, tutte le lingue del mondo, proprio perché patrimonio genetico della Poesia, madre d’amore.
Ancora sul piano delle preghiere? Anche per questo, chissà?!
Sono, naturalmente, solo punti di vista. Punti di vista, spunti di vita, strettamente personali di chi scrive questa presentazione e di chi ha scritto i versi di questa raccolta.
Ma perché Antonio Iacona presenta Antonio Iacona? La mia fama letteraria non è certo così estesa da potermi permettere una autopresentazione, come se la mia firma in calce alla presente bastasse a giustificare la milionesima opera poetica sulla scena della letteratura nazionale. Piuttosto, anche queste righe in prosa vogliono forse essere una confessione sincera di ciò che un poeta, uno fra i tanti, prova quando dà vita a una propria silloge.
Ecco perché, allora, la scelta da me fatta quasi sempre per i romanzi, per i saggi, per i drammi teatrali, di farmi presentare da illustri Autori, che ancora ringrazio, qui invece è venuta meno. Perché forse le poesie sono già la presentazione stessa dell’Autore medesimo. Perché Tra valli e vandee? Fino a poco prima della Rivoluzione francese, nel 1789, la Vandea era solo una regione, bella e produttiva, della Francia. Dalla Rivoluzione in poi, è diventata il simbolo di una particolare Resistenza: quella dei conservatori, dei cattolici, di chi crede ancora di poter salvare il proprio mondo. Le barricate sono state erette sui valori che si consideravano alla base della vita umana. Una tendenza “controcorrente” e disperata, ma coraggiosa, allo stesso tempo.
Ho, forse, voluto rendere omaggio a questo coraggio? Può l’inchiostro assomigliare, oltre che alle preghiere, alle barricate in una battaglia? Alle trincee, alle fortificazioni della Linea Maginot, della Linea Sigfrido, della Linea Gotica, dove la sentinella è un poeta e dove la postazione non è ancora perduta?
Visioni romantiche e jüngeriane, mentre si scrive in perenne equilibrio tra la ricerca di un applauso e la traccia di una risposta; sospesi tra la speranza del consenso e la voglia di silenzio; a passeggio tra sperdute valli di montagna e vandee celate nel proprio cuore. In cammino, comunque e sempre, in viaggio perenne oltre le distese di ghiaccio e il mare artico, dove finisce la terra e comincia il cielo, con il Sole anche a mezzanotte; su per i vulcani infuocati e fino alle regioni dell’anima. Per raggiungere, infine, quelle valli e quelle vandee che chiunque voglia difendere il proprio mondo possiede.
Antonio Iacona
un poeta
lordgeorgebyron@katamail.com
Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.68 €12,00
ISBN 978-88-6498-644-9
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