| Il Consolato Generale dell'Ecuador a Milano
L'organizzazione del Premio Letterario Internazionale di Poesia e Narrativa "L'integrazione Culturale per un Mondo Migliore"
conferiscono
SEGNALAZIONE D'ARTE a BRUNA LANDI
per il libro di poesie: "IL PROFUMO DEI RICORDI" (Aletti Ed.)
29 Ottobre 2011
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"IL PROFUMO DEI RICORDI"
(La poesia di, di cui diremo in seguito più dettagliatamente, è una poesia improntata alla semplicità ma non dimeno essa si concentra e addensa attorno ad alcuni punti di saldezza estetici, simbolici e linguistici. Per tale ragione questo tipo di poesia è, certamente, una poesia con una sua propria identità, con una attitudine specifica scaturita da una maturità e meditazione interiore. Le poesie di cui alla raccolta sono, infatti, tutte egualmente radicate nello stile e recano la firma dell’autrice, la segnatura indelebile ed univoca della sua sensibilità di veduta.)
Bruna Landi opera pregiudizialmente una scelta precisa, quella di aderire ad una opzione poetica fatta di limpidezza espressiva, dove le cose nominate sono esattamente quanto si debba intendere, ed è proprio in quell’orizzonte visibile di cose che si colloca la sua poesia, che è esattamente ciò che appare e non altro. Una poesia, dunque, che si dichiara apertamente ed offre il suo corpo svelato in ogni sua pronuncia, rinunciando così ad astuzie stilistiche o artifici di maniera.
Vi è poi un altro dato che affiora nei versi di Bruna Landi con particolare vistosità, al punto da poterlo verosimilmente ritenere elemento caratterizzante della sua poesia, vale a dire la sua descrittività come capacità di visione e racconto. “Giochi di luce” è questo tipo di poetica, appunto, descrittiva e lieve, acquerellata, che cita e determina con puntualità linguistica, che precisa e circoscrive esattamente il messaggio alle sole cose nominate:
“Il sole occhieggia tra le foglie/ della vecchia quercia,/ giochi di luce e ombre (…); Socchiudo gli occhi e ammiro/ la luce accecante, sfumature gialle e/ ambra che rallegrano lo spirito e/ apprezzo l’oscurità dell’ombra/ che rinfresca l’anima”.
Lo sguardo prospettico è il punto da cui si dipana il resoconto descrittivo della poetica. Lo sguardo muove dalla natura ed alla natura nuovamente si ricongiunge, offrendo occasioni per una visione immanente e visionarietà di oltre-terra, ci fa guardare o solo desiderare un orizzonte immateriale, che è il nostro orizzonte interiore. La natura, come dimostra di confidare l’autrice, ci indica anche una direzione, suggerisce un viatico, traccia la mappatura, è - cioè - implicitamente svelata in ogni minima forma dell’esistenza, è essa stessa rivelazione. È questo l’approccio deduttivo empirico - che l’autrice sembra prediligere - nei confronti del “ mondo della conoscenza: “anime impalpabili/ che ci amano/ e ci lanciano messaggi invisibili (…)/ ma è solo dentro noi”.
Il testo Il profumo dei ricordi - che ci riporta all’intenzione enunciata già nel titolo del libro - è l’esempio di un momento poetico meno ragionato, lampeggiato dall’istinto, sensoriale e fotogrammato, nel tentativo di appuntare l’istante, di arrestare la memoria nella fuga dei secondi. Continuando nel suo racconto descrittivo, Bruna Landi concede - di tanto in tanto - alcuni spunti e suggestioni più strettamente autobiografiche e riconducibili ad una sfera di accadimenti personali, come fosse una sorta di diario di bordo dove appuntare la propria narrazione per immagini. Il testo
“La cartomante” è assimilabile al racconto delle cose vedute lungo le rotte della propria vita: “Giovane e mora, nella notte/ sul mare, seduta, silenziosa/ attendi./ (…)”
(Fondazione Mario Luzi - www.marioluzi.it)
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