| Nell'epoca di social networks, un autore esordiente (ma non troppo!) come Stefano Pietri ci porta in un viaggio emozionante, che si sviluppa proprio attraverso Facebook.
Vediamo chi è Stefano Pietri, il suo romanzo e poi conosciamolo di persona.
CHI E' STEFANO PIETRI
"Mi chiamo Stefano Pietri e sono nato nel 1963 a Roma, dove tutt’ora risiedo.
Lavoro in una grande azienda di telecomunicazioni e sono appassionato di lettura e scrittura.
Sono iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti e ho curato per diversi anni la rubrica “Hot dogs – la voce del bastardino” sul sito Internet www.bau.it
Ho vinto un premio nel 2007 su www.7Mates.com – Racconti di viaggio, con il racconto “Un Tombolino in America”, diario di un viaggio negli USA e Canada, raccontato con gli occhi e la penna di bimbo di 4 anni
Ho pubblicato sempre su web i racconti:
Un Tombolino all’isola d’Elba
Fame di Parole
Il Mistero del falso meccanico
Faccia di clown.
Finora ho pubblicato due romanzi:
Uozzamericanboys, Edizioni Tracce, 2007. Si tratta di un breve romanzo ispirato e dedicato al grande Alberto Sordi.
Non credevo di trovarti su face book, Aletti editore, 2011.
A Novembre e a Dicembre 2011 usciranno due raccolte di poesie di Aletti editore, dove compariranno due miei componimenti."
IL ROMANZO: "NON CREDEVO DI TROVARTI SU FACEBOOK"
Il primo amore non si scorda
Di Andrea Coco
C’erano una volta le comitive che si formavano all’inizio dell’estate e si scioglievano quando arrivava il tempo di far ritorno in città, salvo riunirsi l’anno dopo, una volta terminata la scuola. Gruppi di ragazzi e ragazze che condividevano giochi, scherzi, ed i primi amori.
Un periodo idilliaco che terminava con l’arrivo dell’età adulta, quando ognuno prendeva la sua strada, spesso senza rivedersi mai più. Forse perché non era stato ancora inventato facebook! E su questo fenomeno sociale Stefano Pietri ha costruito un libro interessante, scorrevole, che affronta il delicato tema dei rapporti interpersonali nella società del nostro tempo.
Il personaggio è un quarantenne che attraverso il social network ritrova una giovane ed attraente donna che, all'epoca in cui erano bambini, era stata la “sua prima fidanzatina”, Ylenia. Le “chiede l'amicizia” ed inizia lo scambio di messaggi che porterà i due a rivedersi dopo tanti anni. La storia si sviluppa sul rapporto che, quasi inaspettatamente, nasce e si sviluppa in un'altalena di emozioni e sensi di colpa.
Il protagonista si trova diviso tra i sentimenti che prova per la sua fidanzata, Luna, e Ylenia, affascinante quanto misteriosa, perché frequentandola si rende conto che lei gli nasconde qualcosa. Un romanzo che descrive molto bene la psicologia maschile e femminile, mostrando i diversi punti di vista che uomini e donne possono avere su un medesimo argomento e si chiude con una morale molto istruttiva: i bei tempi sono tali perché andati.
STEFANO PIETRI
Non credevo di trovarti su Facebook
Aletti, 2011
pp. 272, euro 15,50
INTERVISTA CON L'AUTORE
Ciao Stefano e benvenuto nel blog “Il Diario di una quasi Scrittrice”.
Dal tuo curriculum possiamo vedere che sei un’esordiente ma con una certa esperienza. Vuoi parlarci dei problemi che hai incontrato nel seguire la tua passione per la scrittura?
R. Credo che scrivere sia bello comunque, anche solo per se stessi, a prescindere da come poi si evolva questa passione. Però è anche vero che vedere una propria “creatura letteraria” prendere la forma di un libro, o anche di un e-book, è una sensazione veramente molto appagante, che riempie. La difficoltà che io ho incontrato è stata non tanto nel pubblicare un libro, quanto nel riuscire a districarmi nella giungla di piccoli e piccolissimi editori, disposti a pubblicare qualsiasi cosa, pur di avere quello che loro chiamano “rimborso spese”, cioè l’acquisto da parte dell’autore di un certo numero di copie del proprio libro, che, se vogliamo, è in qualche modo un vero e proprio controsenso (a volte vengono stampate anche due o tremila copie di libri che, non promossi da nessuno, finiranno al macero). Sono veramente pochi gli editori che, credendo nel prodotto che gli viene proposto, accettano di rischiare qualche centinaio di euro, investendo sull’opera di un autore sconosciuto.
Sei iscritto anche all’Ordine dei Giornalisti, quindi magari sei inserito meglio nell’ambiente per promuovere le tue opere …
R. No, in realtà sono due attività distinte tra loro. Il giornalismo è una delle mie passioni, ma non è il mio mestiere. Scrivo appena posso, quando posso, ma non lavoro in un giornale o scrivo per un magazine, quindi non sono avvantaggiato da questo punto di vista. Scrivendo articoli sul web ho conosciuto alcune persone note, ma questo non mi ha avvantaggiato per la promozione dei miei libri.
Parliamo quindi della tua opera “Non credevo di trovarti su face book” per Aletti Editore. Come è nata l’idea?
R. L’idea è nata scambiando alcuni messaggi con una persona che non avevo più visto né sentito da almeno 25 anni. Questi messaggi avevano un qualcosa di particolare … di affascinante. Da lì ho cominciato a pensare a come sarebbe potuto essere un incontro tra me e questa mia “prima fidanzatina” di quando avevamo circa 10 anni. Ho “scatenato” la fantasia e … è partito il romanzo! E’ stato tutto molto naturale e piacevolmente coinvolgente.
Come hai trovato o scelto l’editore? E in che modo ti ha aiutato e ti aiuta nella promozione del tuo libro?
R. Ho inviato il manoscritto a varie editori ed ho ricevuto diverse proposte contrattuali. Navigando sul web ho cercato dei pareri, delle opinioni di chi aveva già pubblicato con queste case editrici. Quindi ho scelto quella che mi è sembrata più seria. Per quanto riguarda la promozione, ogni esordiente che pubblica con piccoli editori deve fare praticamente tutto da solo. Aletti ha però, oltre al suo sito, due portali “associati”, che sono “Parole in fuga” ed “Rivistaorizzonti.net” (da cui la rivista Orizzonti distribuita in molte librerie). A queste “vetrine” si sono aggiunte da alcuni mesi le relative pagine facebook. Ogni recensione, notizia, intervista relative al libro, che riesco ad avere tramite i miei contatti, come in questo caso con te che voglio ringraziare per la cortesia , le segnalo all’editore, che le pubblica sui propri siti e pagine facebook.
A Natale uscirà un volume, sempre per Aletti Editore, con due tuoi componimenti poetici. Quali sono i tuoi altri progetti?
R. In realtà tra Novembre e Dicembre Aletti pubblicherà tre diverse raccolte di componimenti poetici, nelle quali saranno presenti tre mie poesie e di questo sono molto soddisfatto ed anche riconoscente all’editore, che ha il merito di promuovere la poesia con alcune iniziative molto interessanti.
Inoltre due miei racconti saranno a breve inseriti in una pubblicazione di un’altra casa editrice.
Altri progetti stanno “vagando” nella mia testa, ma ancora non hanno trovato la via giusta per approdare su carta (o su pc) … sono talmente impegnato nella promozione di questo libro che non ho molto tempo a disposizione …
Che consiglio di sentiresti di dare a chi vuol cimentarsi con la scrittura?
R. Beh, io non sono uno scrittore affermato e quindi dare proprio dei consigli mi mette un po’ in imbarazzo. Però sono convinto che bisogna leggere molto, anche testi di argomenti e generi diversi tra loro. Così si impara sempre di più. E poi scrivere, scrivere … lo scrivere è anche un importante esercizio. Quindi scrivere sempre, poi rileggere e cercare di correggere quello che non ci piace, magari sottoporlo a terzi per avere giudizi e critiche, che sono sempre molto importanti.
Grazie Stefano per essere stato con noi.
(Articolo pubblicato sul blog: laurabondi.blogspot.com)
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