| Che ne dite sulla imminente fine del mondo preannunciata da antichi calendari maya, piramidi egiziane, cabale varie ed esoterismi d’ogni genere? Per me l’Apocalisse è già iniziata: un “Dies irae” senza squillar di tube e angeli vorticanti, una fine dei tempi avviata per una strada grigia e confusa, semplicemente verso un assurdo e un nonsenso generale! Che dite? Il mondo è andato avanti sempre così? Follie di politici corrotti, imbecillità e sciatteria dilaganti, mafiosi russi e cinesi che arraffano quel che resta del pianeta, terrorismo, fanatismo, incesti, trans e pedofili a gogò? Ma allora è da un pezzo che la fine del mondo è iniziata: è incominciato tutto con la follia dell’uomo. Forse già nelle caverne dei primi homo sapiens l’angelo folle dell’umanità sedeva a conversare coi nostri vellosi antenati. E i “Visitors”? Gli incombenti alieni che promisero da tempi remotissimi di tornare a salvarci (o a dannarci) in extremis? Ma i visitatori dello spazio, gli alieni sono già qui da un pezzo! Non ve ne siete accorti? Camminano insieme a noi, chiacchierano, ridono, mangiano e dormono come noi. Ma non sono umani. Da che cosa si capisce? Dovunque vadano, per strada, nei caffé, sugli autobus o nei bagni pubblici, sono eternamente incollati a degli affarini misteriosi dentro cui parlano e ascoltano in continuazione: parlano, parlano, parlano, probabilmente sono in comunicazione con altre entità aliene. Dovunque andiate essi sciamano come cavallette impazzite, ormai sono alla luce del sole e voi, pochi rimasugli della razza terrestre,vi trovate smarriti e circondati da una folla di strani esseri autoparlanti. Ma non è finita! I loro astrusi traffici continuano a casa o dovunque si rintanino dove, trascurando spudoratamente ogni abitudine umana e civile, si ficcano dentro uno schermo illuminato a tasteggiare all’infinito e a trasmettersi codici segreti e parole d’ordine con chissà quali fratelli spaziali! E voialtri, poveri umani rimasti, non capita anche a voi di guardarvi intorno sperduti e di correre a cercare un rifugio lontano da questa folla di interlocutori galattici? Ma dove fuggire? Anche fra i ghiacci del polo gli alieni sono scesi a mascherarsi da eschimesi e orsi bianchi brandendo i loro infernali telefonini! I “Visitors” sono arrivati! I “Visitors” siamo noi. E forse nel terribile giorno preannunciato, nel fatidico compiersi dei tempi, dal cielo scenderà un definitivo, immenso computer brulicante di ipnotici impulsi luminosi nel cui ventre oscuro, noi miseri superstiti umani, saremo digitalizzati e inghiottiti per sempre!
(Articolo di Luigi M. Bruno, pubblicato su Orizzonti n. 37)
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