 | Stefania Sergi-Kotulla, Cagliari 1962, poetessa, scrittrice, pittrice, scultrice, vive in Toscana.
Nel 1981 si trasferisce a Roma, lavora e studia. Nel 1988 si sposta in Germania, frequenta gli ambienti artistici, vive il fervore del Neo-Espressionismo della Neue Wild, promuove con un gruppo di artisti una manifestazione artistica contro la guerra nel golfo.
Nel 1993 è chiamata a rappresentare l’Italia con la sua arte a Plovdiv, in Bulgaria. Espone le sue opere a Francoforte, Friedberg, Wetzlar, Giessen, Braunfels. Si trasferisce di nuovo a Roma, vince al palazzo Barberini il premio nazionale “Natura e Poesia”.
Nel 1995 realizza nel parco Prenestico di Roma, il Murales “Transazioni”, si dedica alla Body Art e alla scultura.
Nel 1996, all’interno della scuola romana Amendola, realizza con gli studenti il Murales “Muri Aperti”. Dipinge la figura della Dea Madre, di 5 metri e la lascia volare sopra le spiagge di Castel Porziano, Roma.
Nel 1997 ritorna in Germania continua le esposizioni e la sua ricerca. Dal 1999 vive e lavora ad Arezzo, prosegue il lavoro con opere ispirate alla sua terra natia, realizza la serie di sculture Tanit. Apre uno studio d’arte e insegna a bottega ai ragazzi dell’istituto d’arte.
Dal 2003 al 2007 come docente esterno dell’istituto d’arte insegna l’arte dei murale. Dipinge con i ragazzi un murale di 150 metri in aperta campagna.
Nel 2008 partecipa alla Quadriennale “Leonardo da Vinci”, si dedica all’arte digitale e pubblica il suo primo libro di Poesia “Semi-Nata” edizioni Ismeca, scrive un saggio autobiografico sull’arte, rientra finalista al 6° concorso Internazionale di Poesia Autori per l’Europa. Nel 2010 è presente nelle aste europee, alla International Gallery Mondial Art.
Nel 2010 è invitata dal critico curatore Ugo Magnanti a leggere i suoi testi poetici in “Duetti incrociati” con 12 poeti romani e toscani. Nel 2011 realizza l’installazione di un grande seme “Origine dipendente” per la mostra internazionale I Semi Del Cambiamento ad Arezzo.
Dal libro "Questo esserci" riportiamo il seguente componimento:
IL SOGNO
Il sogno appartiene ai giochi dell'universo,
alla vita s'inginocchia ed implora il suo verso,
battaglia di conquista rosseggia
in tempesta e dentro la carne armeggia.
Nutrimento, germogliato
i petali sul viale ha lasciato,
le cose di luce appaiono
le mani di nuove forme riempiono,
alle parole il coraggio
di inseguire il proprio abbandono.
Nel delirio giocoso,
senza fatica esploso
l'affanno trova il centro
nel sospiro mattutino
sospesa nelle ali del vento,
la vertigine salva il vuoto ed io
che amo e ti amo mi accorgo che
che hai cambiato il moto dei miei astri,
e non sono più la donna che ero.
Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.88 €12,00
ISBN 978-88-6498-740-8
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