| “Il giardino di Dida” tra realtà e favola
Anna Maria Algieri presenterà al pubblico il 10 Agosto 2011 in Acri la sua ultima creazione: “Il giardino di Dida”. Trattasi di un romanzo tenero ed appassionante che rappresenta un viaggio introspettivo verso la maturità esistenziale dell’artista.
Il romanzo comprende sette racconti da cui si evince la sequenza di episodi che interrogano l’artista e la portano ad una analisi storica ed edificante del carattere umano. Attraverso eventi, situazioni, oggetti, veri o immaginari, Anna Algieri coglie gradualmente la condizione di ‘conoscenza e consapevolezza’, quali momenti di accettazione e chiarezza di fronte ad emozioni reali, presenti e passati: tutto porta alla verità, al senso della vita e alla sua bellezza.
Lo stile adottato dalla Algieri in questa sua nuova creazione è singolare. Lasciando un po’ da parte la poesia , che la contraddistingue come artista dai ‘pieni toni lirici’ , ci offre un lavoro snello, agile e semplice da leggere.
Il romanzo comprende sette fantasie:
1) Mamma Rosa
2) Riccioli d’oro
3) Le mie bambole
4) Al crepuscolo della Pasquetta
5) Lo sguardo innocente
6) Il giardino di Dida
7) L’amore impossibile
Collocati in quest’ordine i racconti presentano, strutturalmente e per contenuto, il messaggio chiave della ‘proiezione intima’ dell’artista. Affetti , ricordi, episodi e stati d’animo vengono evocati in modo lieve e delicato sotto forma di ‘favola’. Anna Maria Algieri dà sfogo alla sua immaginazione , alla fantasia, lascia parlare la natura, i fiori, il crepuscolo, gli oggetti, gli animali.
L’uso della ‘metafora’ le consente di esprimere meglio aspetti della vita che hanno colpito e ancora ravvivano la sua psiche : si evince il cammino emozionale ed introspettivo che condurrà alla maturità e alla accettazione della vita.
Il romanzo, così come è strutturato, esprime un linguaggio semplice che unisce il momento storico ( legato alla vita personale dell’artista) e quello della favola (legato all’immaginazione, alla finzione). Il lettore dovrà usare discrezione e rispetto per la sensibilità che viene offerta e coglierne la squisita dolcezza e il trasporto emozionale.
Forte di temperamento Anna Maria Algieri nel suo romanzo propone ‘valori e simboli’ radicati nello spirito umano che nutrono continuamente l’esistenza: la figura della madre ( mamma Rosa), i ricordi e i giochi adolescenziali ( Riccioli d’oro – Le mie bambole), la paura di smarrirsi ( Al crepuscolo della Pasquetta), la cecità fittizia ( Lo sguardo innocente), l’amore puro e sacrosanto minato dall’infedeltà ( Il giardino di Dida), l’amore struggente della passione ( L’amore impossibile).
Questi elementi parlano della condizione dell’uomo costretto a trascinare con sé il proprio ‘fardello ‘ esistenziale. Il romanzo colpisce per la sua semplicità ed umiltà, caratteristiche proprie dell’artista che lo ha partorito: si vive così la magia della realtà e della favola.
Giuseppina Raio
Foggia 27/7/2011
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