| ...non è una conquista, non se si tenta soltanto di portare una finta gravità, una sorta di suo ricordo, di sua eco, dove non dovrebbe esserci, solo per sentirsi a casa anche su una base spaziale immersa nel nulla.
Questo era il punto centrale del mio saggio su "l'uomo e la conquista dello spazio", e aveva ricevuto un buon voto solo perché era per il corso di filosofia. Non avevo nessuna base fisico-matematica che supportasse la mia teoria anti gravità riportata, avevo solo un'idea: che senso ha tentare di creare la gravità dove dovrebbe esserci il vuoto? Che senso ha ricostruire quella che noi chiamiamo normalità in una situazione che, ovviamente, normale non è? Se non si parte dalle ipotesi convenzionali, allora le convenzioni devono cadere, tutte, senza eccezioni.
Pensavo che riempire il discorso di domande esistenziali e affermazioni sentenziose l'avrebbe reso incisivo e immune da ogni tipo di replica, ma, in realtà, avevo finito con l'ignorarlo anch'io.
L'Autrice (tratto dalla prefazione)
Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp.356 €15,00
ISBN 978-88-6498-675-3
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