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Info sull'Opera
Autrice:
Rivista Orizzonti
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista all’attore e regista Rocco Papaleo

di Rivista Orizzonti

« ‘Viola bacia tutti’ è legato a un momento della mia vita particolare: è stato il primo film in cui ho partecipato come sceneggiatore, e durante le riprese ho conosciuto mia moglie».

Rocco Papaleo nasce a Lauria in provincia di Potenza, ma giovanissimo, all'età di diciotto anni, abbandona il meridione per approdare a Roma, dove si iscrive all'Università.
Attore dalle spiccate potenzialità comiche, anche grazie alla caratterizzazione del suo accento lucano, esordisce a teatro nel 1985 con “Sussurri rapidi” sotto la regia di Salvatore Mattia. Ma l'esperienza che più di tutte condizionerà la sua carriera è legata a “Classe di ferro” e “Quelli della speciale”, due serie trasmesse in televisione.
Nel 1995 partecipa a “Ferie d'Agosto” di Paolo Virzì e nel 1996 a “I Laureati”, il film d'esordio alla regia di Leonardo Pieraccioni, con cui instaurerà una duratura collaborazione. Alla fine degli anni novanta compare in film di registi emergenti e in pellicole più importanti, come “Il barbiere di Rio”, con Diego Abatantuono, “Del perduto amore” e “Viola bacia tutti”.
Il nuovo millennio si apre con un ritorno al piccolo schermo, che lo vede impegnato nella fiction “Padre Pio fra cielo e terra”. La versatilità, unita al talento comico, gli consente nell'arco della carriera di interpretare un notevole numero di personaggi, a volte marginali o di sostegno, e altre volte maggiormente densi e carichi di visibilità, come nel caso di “Cuore di donna” di Franco Bernini con Sabrina Ferilli e Renato Mori. Nel 2003 torna a collaborare con Pieraccioni partecipando a “Il paradiso all'improvviso”, seguito due anni più tardi da “Ti amo in tutte le lingue del mondo”. In questi anni partecipa a diversi film quali ad esempio “Il pranzo della domenica”, “Volesse il cielo”, “Il trasformista”, “Giornalisti”, “Cuore contro cuore”, “Non prendere impegni stasera” e “Commedia sexy”, prima di tornare, nel 2007, al fianco dell'amico Pieraccioni per “Una moglie bellissima”. L'ultimo film con Pieraccioni si intitola “Io e Marylin”, uscito nelle sale cinematografiche a Natale. Attualmente è impegnato come regista nel film “Basilicata coast to coast”.
Ho avuto l'occasione di intervistarlo in occasione della manifestazione del Premio cultura cinematografica Città di Polistena, dove è stato premiato dopo la proiezione di un suo film “Viola bacia tutti”.

ATTORE, CANTANTE, AUTORE, MUSICISTA. IN QUALE DI QUESTI RUOLI TI IDENTIFICHI MAGGIORMENTE?
«Penso che siano molto legati tra di loro, quindi non ce n'è uno in particolare nel quale mi sento di concentrare la mia attività. È un percorso trasversale. Fa parte un po' della mia indole essere dentro le varie discipline, quindi non saprei eleggerne una. Cerco piuttosto di far confluire tutte le mie esperienze in un unico percorso: quello della ricerca espressiva».

QUAL È L'ESPERIENZA TELEVISIVA CHE HA CONDIZIONATO MAGGIORMENTE LA TUA CARRIERA?
«Beh, direi “Classe di ferro”, una serie televisiva molto fortunata degli anni '80. È stato il primo successo che ho avuto. Il pubblico mi ha conosciuto, ed ancora oggi rimane per certi versi il marchio più forte che mi si è appiccicato addosso».

NEL '96 INIZI CON PIERACCIONI NEL FILM “I LAUREATI” UNA COLLABORAZIONE CHE DURA TUTT'OGGI. COSA RICORDI DI QUELLA PRIMA ESPERIENZA?
«Certamente è stato il primo film in cui ho avuto un ruolo di co-protagonista abbastanza completo, che mi ha dato l'opportunità di essere conosciuto ed apprezzato dal grande pubblico».

QUAL È IL FILM AL QUALE SEI MAGGIORMENTE LEGATO?
«Mah, diciamo che il film al quale sono maggiormente legato è quello appena visto questa sera, “Viola bacia tutti”, per una serie di motivi: perché è stato il primo film in cui ho partecipato anche come sceneggiatore, l'ho scritto insieme al regista Veronesi, e perché rappresenta un momento della mia vita particolare sia dal punto di vista umano che artistico. All'epoca avevo 39 anni ed in quel film ho incontrato mia moglie, che è una scenografa e che mi ha regalato una perla preziosa, mio figlio, che oggi ha 11 anni. È un film importante per tanti motivi a prescindere dal suo intrinseco valore e quindi quando mi è stato chiesto quale dei miei film proiettare in questa piazza non ho esitato a proporlo».

IL PICCOLO SCHERMO TI HA VISTO IMPEGNATO IN UNA FICTION INTITOLATA "PADRE PIO FRA CIELO E TERRA".MA L'UOMO ROCCO PAPALEO È CREDENTE?
«Non ho una fede molto forte, nel senso che non ho mai approfondito veramente la questione religiosa. Devo dire però che durante le riprese di quel film, ho avuto un contatto con un frate che ci serviva un po' come allenatore per cercare di comprendere un po' meglio come affrontare l'interpretazione di quel personaggio. Quel momento lì forse ha rappresentato la fase più spirituale della mia vita proprio perché abbiamo toccato un argomento così profondo. Diciamo che per due mesi sono stato suggestionato, più che dalla religione cattolica, dallo spirito dei frati, che apprezzo molto e penso che sia la parte meno contaminata della Chiesa cattolica».

QUAL È L'ATTORE DEL CINEMA ITALIANO DEL PASSATO CON CUI AVRESTI VOLUTO LAVORARE?
«È una questione che non mi sono mai posto perché sono portato a guardare avanti, piuttosto che guardare indietro. Quindi quello che non posso più fare non lo considero tanto nei miei pensieri. Anche se ho 50 anni mi piace guardare al futuro e mi piace anche pensare che un giorno un giovane regista mi proponga una sceneggiatura fantastica».

QUESTA SERA IN “VIOLA BACIA TUTTI” ABBIAMO VISTO TRA I VARI INTERPRETI DARIA NICOLODI ED ASIA ARGENTO, RISPETTIVAMENTE EX MOGLIE E FIGLIA DI DARIO ARGENTO. HAI MAI PENSATO E TI PIACEREBBE GIRARE UN FILM DELL'HORROR?
«Sì, assolutamente sì! Non mi è mai capitato, ma mi piacerebbe, nonostante sia più interessato in questo momento a fare qualcosa di mio... Il mio futuro è più indirizzato a creare dei progetti personali, infatti sto per iniziare le riprese di un nuovo film come regista».

MI PUOI PARLARE IN ANTEPRIMA DI QUESTA TUA ULTIMA FATICA?
«Sto per cominciare le riprese di questo film che si intitola “Basilicata coast to coast”. Si tratta di un viaggio, come in “Viola bacia tutti”, e infatti riguardandolo stasera mi accorgo che c'è un'analogia con questo nuovo progetto (diverso naturalmente). È un film che parla di un viaggio attraverso la mia terra di un gruppo di musicisti naif che la attraversano a piedi, da una costa all'altra. Sarà un lungo viaggio, molto lento, durante il quale i protagonisti avranno modo di scoprire una regione non molto conosciuta come la Basilicata e di scoprire un'altra regione ancor più sconosciuta come la propria anima! Quindi è un percorso fisico, esistenziale ed anche musicale. Credo molto in questo progetto e spero riesca bene».

UN'ULTIMA DOMANDA. CON ALESSANDRO HABER AVETE REALIZZATO LO SPETTACOLO “TWO MEN SHOW”. TI VA DI PARLARNE?
«Con Alessandro è stata una bella avventura! Due anni di tournée in tutta Italia... Lo spettacolo ha riscosso un buon successo. Con Haber ci conosciamo da tanti anni, siamo sempre stati amici e c'è stata un'intensa e reciproca stima. All'epoca un produttore ha pensato di farci lavorare insieme e con il regista Giovanni Veronesi abbiamo scritto insieme questo spettacolo che ha coinvolto non solo Alessandro Haber ma anche una band di musicisti. Insomma è stata proprio una bellissima esperienza!».

(Articolo di Loredana Rizzo, pubblicato su Orizzonti n. 36)


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