| Luisa Timpone presenta
'Il replicante altero' (Aletti Editore)
il 27 giugno
presso l'Associazione Culturale "TRALEVOLTE", nel complesso architettonico della Scala Santa a Roma.
La presentazione verrà accompagnata da una mostra di dipinti e sculture dell'autrice.
Conferenza del Professor Maurizio Bonicatti dell'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma.
«Man mano che procedevo nella scelta dei testi da inserire in questa raccolta mi sono resa conto che prepotentemente facevano a gara, per un posto in prima fila, i frammenti di un discorso amoroso tra due soggetti ambiguamente sovrapponibili che nel tempo hanno condensato una eco dell’immaginario personale. Con la scrittura questa risonanza affiora nel rapporto tra me ed ogni altro da me. Soprattutto mi è stato caro distillare il contrasto tra l’idealizzazione della madre da una parte e la sua forte figura fantasmatica, dall’altra. Così è accaduto che alcune poesie siano nate spontaneamente nella lingua madre, in latino o in lingua vulgare. Ed ho giocato, allora, “cum letitia”, ad immaginare un latino in versi che non rispettasse la metrica ed il ritmo classico, ma una cadenza di discorso poetico più contemporaneo. Il mio latino non è grammaticalmente corretto ma è quel che liberamente rimane dei lontani studi liceali.
Frequente è il richiamo a versi dei poeti a me cari, in particolare Eliot, Dante e gli stilnovisti. Non è stato un appropriamento indebito, ma il tranquillo lasciarsi accompagnare per strada da chi si vorrebbe ci tenesse sempre per mano. In alcune poesie ho permesso che l’emozione affiorasse come flusso primordiale dell’anima dimenticando che oggi si scrive poesia in altri canoni. Non me ne vergogno!… perché, pur non sapendo ancora cosa si condensi nell’esprimersi in poesia, credo che importante sia comunicare l’immediatezza dello stato d’animo non cosciente.
Nel tempo ho dipinto alcune tele e scolpito sulla bianca pietra leccese. È stato un lungo percorso durato più di 10 anni ed ho accompagnato i versi con alcune riproduzioni.
Non credo possa esistere una risposta oggettiva quando cerchiamo di penetrare nel mondo del sacro, soprattutto quando ci perdiamo nella creatività della psiche della protostoria. L’interpretazione della fluidità del materiale leggendario è illimitata; è gioco forza che intervengano le proiezioni di ciascuno di noi, l’immaginario che va ben al di là dei risultati della ricostruzione del materiale archeologico».
(Luisa Timpone)
Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.80 €13,75
ISBN 978-88-6498-672-2
Continua a seguirci su facebook al seguente link
http://www.facebook.com/alettieditore
|