| Il libro che sta leggendo?
KAWABATA YASUNARI, ‘LA BANDA DI ASAKUSA’, TRADOTTO DA COSTANTINO PES PER EINAUDI.
Un classico che ancora non ha letto?
DI OPERE NON ANCORA LETTE CE NE SONO SEMPRE TROPPE.
Il primo libro che ha letto?
NON MI RICORDO NÉ IL TITOLO NÉ L'AUTORE, RICORDO SOLO CHE PARLAVA DELL’ESPLORAZIONE DI UN FORMICAIO DA PARTE DI UN EROE MOLTO, MOLTO, MOLTO PICCOLO.
Il libro che porterà sempre con sé?
NESSUN LIBRO MA TUTTA UNA BIBLIOTECA: INTERNET.
Il libro che avrebbe voluto scrivere?
IL ‘SATYRICON’ DI PETRONIO ARBITRO: COSÌ SAPREI COME ANDAVA A FINIRE.
Il libro più divertente?
JEROME K. JEROME, ‘TRE UOMINI IN BARCA (PER NON DIR DEL CANE)’. L’HO LETTO A 13 ANNI E STO ANCORA SORRIDENDO.
Il più triste?
PER DIRLA ALLA MANIERA DI OSCAR WILDE, GLI UNICI LIBRI TRISTI SONO QUELLI SCRITTI MALE.
Il più difficile?
QUI C’È DA SCEGLIERE. UNO DI QUELLI CHE NON SONO MAI RIUSCITA A FINIRE È IL SAGGIO FILOSOFICO DI JEAN-PAUL SARTRE ‘L’ESSERE E IL NULLA’, COSA MOLTO FRUSTRANTE PER ME CHE AVEVO ADORATO ‘LA NAUSEA’.
Il libro che non leggerà mai?
PIÙ DI UNO.
Il libro maggiormente sottovalutato?
PARECCHI.
E quello maggiormente sopravvalutato?
VALANGHE.
Un libro che dovrebbe avere un seguito?
NON CREDO CHE DOVREBBERO ESSERCI DEI SEGUITI, A MENO CHE NON SIANO PREVISTI FIN DALL'INIZIO.
E quello da cui trarre un film?
GIACOMO LEOPARDI, ‘GUERRA DEI TOPI E DELLE RANE’, 1826. SAREBBE COSÌ ALLA MODA CHE VINCEREBBE SICURAMENTE UN OSCAR PER IL MIGLIOR FILM DI ANIMAZIONE.
Il libro maggiormente utile ad uno scrittore esordiente?
‘MARTIN EDEN’ DI JACK LONDON. OGNI ASPIRANTE SCRITTORE PUÒ IMMEDESIMARSI NEL PROTAGONISTA.
E quello da sconsigliare ad uno scrittore esordiente?
‘MARTIN EDEN’ DI JACK LONDON. LA FINE CHE FA IL PROTAGONISTA PUÒ ESSERE FIN TROPPO ISTRUTTIVA.
Un libro inutile?
UNO QUALUNQUE TRA QUELLI FIRMATI DA UN QUALUNQUE PERSONAGGIO TELEVISIVO.
La citazione preferita?
‘NESSUNO È PERFETTO’. E INFATTI QUESTA CITAZIONE NON VIENE DA UN LIBRO MA DA UN FILM.
Il personaggio maggiormente ammirato?
LA PRINCIPESSA DI CLÈVES.
E quello maggiormente detestato?
AMLETO.
Il luogo più strano in cui ha scritto?
NEI LUOGHI STRANI NON SI SCRIVE, SI RACCOGLIE MATERIALE PER SCRIVERE POI IN UN LUOGO NORMALE E POSSIBILMENTE COMODO.
Il prossimo libro che scriverà?
HO DIVERSI PROGETTI CHE COMBATTONO TRA LORO PER ESSERE SCELTI, MA SO ANCORA QUALE VINCERÀ.
(Articolo di Caterina Aletti, pubblicato sulla rivista Orizzonti n. 33)
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