| Quante lacrime e falsi accigli... disegnati a tratti folli in espressioni angosciate che le amare circostanze richiedono; e quei rintocchi di campana continuano a battere come martelli sul petto. Sebbene la primavera adesso è desta, le rondini non cantano per gioia... né per disprezzo, rammentano solo che tutti torniamo alla cenere, uomini e donne di pietra, frantumate o consumate dal tempo.
Meravigliosi fiori senza odore alcuno lacerano l'anima, nell'incapacità del poter fare, nell'assoluto del non poter cambiare, nella testardaggine del lottare. Anche l'ultimo petalo è caduto, la rosa completamente spoglia ha un aspetto del tutto diverso, mai considerato prima; e anch'essa, come ogni cosa, torna alla terra nostra madre.
Emanuela Billi è nata e cresciuta in Valdano, tra piccole e chiassose province di Arezzo. Iniziata alla scrittura dagli studi universitari a Firenze in lingue Straniere, l’autrice si scopre molto vicina alle espressioni moderniste attraverso le quali è riuscita nel suo primo libro, Land of Few, a dare forma ai pensieri di una vita passata per la maggior parte nella contemplazione di se stessa e del mondo che la circonda.
Con una scrittura d’altri tempi, concisa, introversa e criptica, rende omaggio ai grandi autori novecenteschi che l’hanno ispirata, e soprattutto accompagnata, durante la costruzione di quest’immenso puzzle chiamato realtà quotidiana.
COLLANA
"Gli Emersi - Narrativa"
PAGINE
52
€ 12,00
ISBN
978-88-6498-549-7 |