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R E C E N S I O N E
CRITICA LETTERARIA di Marco Giorgerini
UOMINI – prima o poi risulta qua e là persino affascinante: ogni volta che leggendolo si intuisce
il messaggio che questa raccolta di racconti a firma Giovanna Cimino vorrebbe comunicare viene voglia di ricominciare daccapo la lettura perché, in fondo, il significato appena intravisto potrebbe essere interessante. Viene voglia di ricominciare daccapo con la speranza di
essersi persi frasi e parole “rivelatrici”, chè se il senso lo intuisce il lettore, ancora meglio lo avrà intuito l’autrice,
e se l’ha intuito si può supporre che abbia anche voluto disvelarlo. Forse è andata così, la Cimino qualcosa di ben definito da dire ce l’aveva; che avesse anche i mezzi a di-
sposizione per farlo è un dato sicuro. E’ in effetti un libro ben scritto che si lascia leggere con facilità, non ci sono – e dato l’andazzo generale non è cosa così scontata – inutili barocchismi a sorreggere un lessico che si regge in piedi sulle sue gambe senza bisogno di orpelli vari. Qua e là l’uso massiccio di virgolette, corsivi e puntini di sospensione, insieme a qualche virgola fuori posto, rischiano di appesantire la pur sempre godibile prosa, ma è un rischio che in fin dei conti è scongiurato da una buona proprietà di linguaggio palesata in numerosi luoghi del testo.
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