 | Nel “cerchio dell’ombra” si racchiude tutto un universo calato nell’oscurità della coscienza. Il richiamo del buio e l’attrazione dei suoi aspetti più reconditi ed inquietanti affondano in mondi diversi, da quello dell’esperienza biografica a quello della storia più illustre per la personalità degli artefici più segnalati, ma unico s’impone il sottofondo delle suggestioni che spingono all’esplorazione dell’inconfessabile, ammantato di un’aura di rispettabile moralismo. Lo scavo dell’interiore verità dei moventi umani spinge quindi ad affastellare, in uno stile espressivo che si sostanzia dell’analisi per progressivo accumulo, notazioni ed osservazioni che si compongono in un mosaico a tratti denso di risonanze tentacolari, quasi fosse disposto secondo un ordine che la materia poetica stessa si sforza di comporre, nel travaglio dell’affiorare sotto la pressante sollecitazione di uno sguardo essenzialmente contraddittorio. Non si può riconoscere in questa raccolta un filo conduttore, una trama contenutistica che sistemi in sequenza l’urgere di una reazione chimica imprevedibile, come quella che si trova fondamentalmente alla base del coacervo labirintico di sensazioni di cui si avvale il poetare disteso dell’antologia. Si tratta, appunto, di una cancrenosa, abnorme dissertazione in versi che tende a rendere visibile l’immaginario dell’autore, in forma quasi di canzoniere dell’esperienza, culturale ed insieme, più semplicemente, per quadri visivi, entrati a far parte della propria vicenda di trasvolatore attraverso le plaghe del tempo e dello spazio circoscritto da suggestioni che lo spingono a completare itinerari già battuti da altri, nell’ansia di giudicare le storture della Storia dei grandi come degli epigoni di un più o meno squallido ricantare locale le gesta di ben più dignitosi gerenti. è una trama di eventi, quindi, quella che fa da sfondo all’itinerario del presente sondare l’informe o l’orrido che trae rilievo da un vissuto con l’aspirazione all’emulazione, la quale però guida lo scandaglio ad immergersi nella più prosaica realtà di un “vicino” altrettanto pregno di ipocrisia e di purulento miasma che la dimensione pubblica di un agire collettivo improntato alle più austere ideologie. La realtà, sottoposta a questa pressione, si deforma, disarticolandosi in un groviglio di pensieri ed in un magma espressivo che illanguidisce in una sorta di sulfureo intrico dell’inconcluso, sotto l’azione di una potente forza centrifuga, il rovello ragionativo “impazzito” per l’effetto di un quasi patologico reagire di elementi sottoposti al corrosivo eterogeneo diluente della retorica.
dalla Prefazione
COLLANA
"Gli Emersi - Poesia"
PAGINE
130
€ 14,00
ISBN
978-88-6498-461-2 |